La moto che proverà a battere il record di velocità a 644 km/h non è una moto: lì sotto c’è un razzo
Il team Ack Attack sta pianificando una nuova impresa: la prossima estate in Bolivia tenterà di battere il record di velocità su terra per una moto che attualmente è di 605,698 km/h e che la stessa squadra del magnate Mike Akatiff ha fissato nel 2010 con il leggendario Rocky Robinson come pilota. Dopo aver fallito l'ultimo tentativo di migliorare questo già incredibile primato (andato in scena nell'agosto del 2017), adesso il proprietario dell'Ack Technologies ha deciso di riprovarci e ha alzato ulteriormente l'asticella per quel che concerne l'obiettivo da raggiungere.
Dal 16 al 21 agosto 2023 l'equipaggio della TOP 1 Ack Attack infatti sarà di nuovo in scena nel Salar de Uyuni, una superficie piana di 10mila metri quadrati costituita da uno strato di sale spesso fino a dieci metri situata in Bolivia a 3.600 metri di altitudine. Qui, sul percorso boliviano delle prove di velocità lungo 24 km e largo 33 metri, alla presenza di funzionari della Federazione motociclistica internazionale (FIM) e giudici del Guinness World Record, non solo proverà a battere il primato di velocità stabilito nel 2010 ma anche ad essere la prima moto a sfondare il muro delle 400 miglia orarie (643,740 km/h).
"Siamo entusiasti di tornare finalmente a correre nelle saline di Uyuni dopo il 2017. Ci aspettiamo condizioni ideali. Nessuno ha mai infranto la barriera dei 400 mph su due ruote e noi non vediamo l'ora di fare la storia in Bolivia" ha infatti detto Mike Ackatiff annunciando ufficialmente il nuovo tentativo di battere il record di velocità per una motocicletta.
Oltre all'ambiziosissimo obiettivo fissato dal numero uno del team Ack Attack, a destare grande stupore in occasione dell'annuncio sono le immagini della TOP 1 che ad agosto proverà a battere il record. Ovviamente non si tratta di una moto tradizionale e a prima vista in realtà non sembra proprio una motocicletta. Si tratta infatti dell'ultima evoluzione delle moto Streamliner (cioè con la carenatura che forma un guscio aerodinamico per ridurre al minimo la resistenza all'aria) che dunque, fatta eccezione per le due ruote, ha le sembianze di un vero e proprio razzo. La Top 1 è dotata dotata di due potentissimi motori Suzuki Hayabusa quattro cilindri in linea con turbocompressore da 1.299 cc capaci di sprigionare una potenzia superiore ai 1000 cv e, non avendo il motorino d'avviamento (per risparmiare peso), per essere messa in moto ha bisogno di un pick-up esterno. Dunque nulla a che vedere con le motociclette che siamo abituati a vedere per strada o in pista.