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La Mongolia chiede alle Nazioni Unite di agire contro Max Verstappen e Red Bull

Il governo della Mongolia ha chiesto alle Nazioni Unite di prendere provvedimenti nei confronti di Max Verstappen e della Red Bull per aver usato un linguaggio razzista e discriminatorio in un team radio durante il GP del Portogallo di Formula 1 quando il pilota olandese ha dato del “mongolo e ritardato” a Lance Stroll dopo un contatto tra i due.
A cura di Michele Mazzeo
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Il governo della Mongolia ha chiesto alle Nazioni Unite di prendere provvedimenti nei confronti di Max Verstappen e della Red Bull per le parole utilizzate dal pilota olandese in un team radio avvenuto nel GP del Portogallo di Portimao.

Lundeg Purevsuren, ministro degli esteri della Mongolia e membro dell'ONU, ha chiesto alla stessa organizzazione delle Nazioni Unite di agire contro il linguaggio del pilota, della Red Bull, del suo team e degli sponsor. Purevsuren ha già inviato una lettera alla FIA, alla Red Bull e all'Aston Martin la scorsa settimana , in cui ha scritto di non essere contento del "linguaggio razzista e non etico" che Max Verstappen ha utilizzato alla radio durante il weekend di gara in Portogallo.

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Il ministro dello stato asiatico si riferisce all'episodio che ha visto il pilota olandese della Red Bull che, dopo esser stato coinvolto in un incidente con il driver della Racing Point Lance Stroll durante le seconde prove libere del GP del Portogallo andato in scena nel week end del 25 ottobre, ha definito il suo collega "ritardato e mongolo" nella foga del momento. Secondo il governo della Mongolia, è molto importante che venga intrapresa un'azione contro Verstappen perché non è la prima che si rende protagonista di simili uscite evidenziando come in passato aveva già fatto commenti simili durante il Gran Premio degli Stati Uniti nel 2017.

Nella lettera inviata ai colleghi dell'ONU, nella quale ha messo in copia anche il presidente della FIA Jean Todt, il ministro mongolo chiede di sostenere la sua denuncia contro il team e gli sponsor di Verstappen: "Vi ricordo la Convenzione internazionale sull'eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale – si legge infatti nella parte conclusiva della missiva –. Chiedo il vostro sostegno per agire contro Max Verstappen e l'Aston Martin Red Bull Racing Team e i loro sponsor per il comportamento inaccettabile di usare ripetutamente un linguaggio razzista e dispregiativo contro i gruppi etnici per prevenire il ripetersi di tale comportamento non etico nello sport".

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