La moglie di Gresini ha avvertito qualcosa: “Fausto era sul podio con Enea, lo sentivo accanto”
La vittoria di Enea Bastianini nella gara d'esordio della MotoGP di quest'anno in Qatar va divisa tra il talento del 24enne pilota riminese, al suo primo successo in carriera nella classe regina, il Team Gresini per cui corre e la Ducati che gli ha messo a disposizione una moto clienti che ha stracciato la concorrenza. C'è tuttavia qualcun altro che ha spinto Enea a superare tutti i suoi avversari sul circuito di Losail, qualcuno che non era presente fisicamente, ma in qualche modo ha soffiato alle sue spalle.
La sentita dedica per Fausto Gresini, morto di Covid un anno fa, è stata la carezza di Bastianini allo spirito ispiratore del suo team. Le parole della moglie Nadia, che ha deciso di fare andare avanti la squadra dopo la morte dell'ex campione del mondo, vanno oltre il ricordo del fondatore della scuderia e fanno materializzare il volto di Fausto, ne restituiscono quasi la presenza al fianco di meccanici e piloti. "Lo vedevo su quel podio insieme a Enea, era lì con noi. Lo sentivo accanto", racconta Nadia Padovani al Corriere della Sera.
"Negli ultimi giri ho pensato a tutto quello che ho vissuto nell'ultimo anno – spiega l'attuale team principal del Gresini Racing – mio marito in terapia intensiva, e poi il funerale, la disperazione negli occhi dei suoi ragazzi il primo giorno che ho preso in mano l'azienda. La disperazione dei nostri figli. Le giornate infinite in ufficio, uscivo alle 22.30 per capire come funzionava. Solo ora, a mente fredda, mi rendo conto di che cosa abbiamo realizzato, direi un'impresa titanica. Una donna in un mondo di uomini, successo al primo colpo".
Nadia racconta l'incontro con quello che sarebbe stato l'uomo della sua vita: "Sono appassionata di motociclismo da sempre. Sono cresciuta a Imola, vicino al circuito. A 7 anni papà mi portava alle gare. Mi attaccavo alle reti, lui tifava per Agostini e Ceccotto. Poi, più tardi, anche per Gresini, era vicino di casa. Con Fausto ci siamo conosciuti a vent'anni, lui ne aveva 26. Ci presentò un amico comune. Nel 1988 ci siamo fidanzati ufficialmente, senza mai lasciarci. Io facevo l'infermiera, poi dalla nascita della terza figlia abbiamo deciso che sarei rimasta a casa a dedicarmi alla famiglia. Anche se mi è dispiaciuto perché amavo il mio lavoro. Poi è arrivata la quarta figlia".
La vittoria di Bastianini nel GP del Qatar potrebbe essere l'inizio di una favola ancora più grande nel prosieguo del motomondiale, coronando il sogno di Fausto Gresini: "Da lui ho imparato la capacità di risolvere i problemi, quella di non mollare mai nemmeno nei momenti peggiori. Metterci cuore e passione, sempre. Restare umile. Il dolore me lo porterò sempre dietro, ma quando domenica Enea è passato sul traguardo mi è sembrato di toccare il cielo e Fausto era giù con noi. Non lassù".