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La mitica Ferrari ‘americana’ che vinse a Le Mans va all’asta: il prezzo è da capogiro

Una delle Ferrari più iconiche della storia andrà all’asta per una cifra enorme: si tratta della leggendaria 250 LM con cui il team americano di Chinetti nel 1965 vinse la 24 Ore di Le Mans siglando un successo per la casa di Maranello che sarà ripetuto solo 50 anni dopo.
A cura di Michele Mazzeo
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Nella storia dell'automobilismo ci sono delle vere e proprie perle uniche, vetture entrate nella leggenda e che ogni vero appassionato conosce. Tra queste c'è senza ombra di dubbio la Ferrari 250 LM (l'erede in linea di successione di sua maestà la 250 GTO) prodotta dalla casa di Maranello in soli 33 esemplari a cavallo tra il 1963 e il 1964. E di questi ce n'è uno in particolare che, più degli altri, è diventato un vero e proprio mito, vale a dire il sesto esemplare prodotto con numero di telaio 5893, cioè quella che per quasi mezzo secolo è stata l'ultima Ferrari a vincere la 24 Ore di Le Mans (prima che si tornasse a trionfare nella classe regina nel 2023).

Un pezzo di storia che adesso qualche ricco (molto ricco) collezionista potrà mettere all'interno della propria collezione privata qualora riuscisse ad aggiudicarsela all'asta che andrà in scena a Parigi il 4 e il 5 febbraio 2025. Per farlo, dato l'esorbitante prezzo di partenza, dovrà ovviamente sborsare una cifra monstre dato che per l'incanto parigino di RM Sotheby's le aspettative sono altissime con questa 250 LM che ambisce a diventare una delle Ferrari più preziose di sempre.

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Secondo la stima della casa d'aste difatti per aggiudicarsi questa leggendaria Ferrari bisognerà sborsare più di 25 milioni di euro. Una stima frutto delle perfette condizioni in cui versa attualmente, della sua unicità e della storia che si porta dietro. Già perché questa 250 LM  non ha soltanto vinto la leggendaria corsa di durata sul circuito de La Sarthe ma è anche l'unica vettura del Cavallino Rampante iscritta da un privato ad averlo fatto.

In quell'edizione 1965 infatti la vettura con numero di telaio 5893 fu iscritta da Luigi Chinetti (ex pilota amico di Enzo Ferrari e più grande esportatore di Ferrari nel continente americano) per conto del North American Racing Team e fu guidata da due piloti di Formula 1 molto noti (in realtà al tempo uno lo era già, Masten Gregory, mentre l'altro, Jochen Rindt, lo sarebbe diventato da lì a poco vincendo addirittura il titolo iridato nel 1970).

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Come tutte le imprese epiche anche su quella compiuta in quella 24 Ore di Le Mans del 1965 dal N.A.R.T. aleggiano alcune leggende, alcune che trovano riscontri altre mai confermate, che donano un'ulteriore aura di miticità. Nello specifico infatti una riguarda la casualità con cui la vettura è arrivata a partecipare alla corsa di durata in terra francese: l'auto in questione infatti fu portata dalla Luigi Chinetti Motors negli Stati Uniti e acquistata dalla signora Irene Young e dal marito Walter di Wilton, nel Connecticut che dopo qualche mese, non soddisfatti dell'acquisto, la restituirono a Chinetti che la mise a disposizione del North American Racing Team.

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Un'altra leggenda, questa mai provata, riguarda invece ciò che sarebbe accaduto nella notte durante la gara. Intorno alle 4 del mattino infatti Gregory fu costretto a rientrare ai box poiché la nebbia si era addensata e la sua vista, ormai stanca, gli dava non pochi problemi. A quel punto, secondo tale leggenda, nel momento in cui Gregory rientrò ai box senza preavviso tutti si misero a cercare Rindt affinché prendesse il suo posto a bordo della Ferrari 250 LM e proseguisse la gara, ma nessuno riuscì a rintracciare il tedesco, e così a mettersi al volante della vettura numero #21 sarebbe stato il pilota di riserva americano Ed Hugus che era iscritto alla gara ma non potè parteciparvi in quanto la sua macchina non arrivò mai. Sarebbe stato quest'ultimo dunque a completare la sessione notturna per poi lasciare il sedile a Rindt al mattino. Dunque soltanto una delle tante leggende che rendono questa specifica Ferrari così speciale.

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