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La Mercedes risponde alle critiche di Hamilton in Turchia: “Sarebbe arrivato 8°”

Nel consueto debriefing post-gara l’ingegnere della Mercedes James Allison ha risposto alle critiche di Lewis Hamilton per la decisione del muretto di non farlo arrivare fino al traguardo senza effettuare il pit-stop nell’ultimo GP della Turchia di Formula 1. Secondo il CTO della scuderia tedesca grazie al fatto che il team non abbia assecondato fino alla fine la volontà del pilota ha fatto guadagnare sei punti al britannico nella lotta per il titolo iridato con Max Verstappen.
A cura di Michele Mazzeo
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Nel GP della Turchia condizionato dalla pioggia a giocare un ruolo determinante è stato il momento in cui si è effettuato il pit-stop. Tra chi lo ha fatto troppo presto, chi ha sbagliato mescola, chi ha azzardato e chi addirittura ha tirato dritto fino al traguardo senza cambiare le gomme, appare evidente il ruolo cruciale giocato dalla sosta al box durante la gara dell'Istanbul Park. Tra questi però c'è anche chi non voleva fare il pit-stop ed è stato costretto a farlo dal proprio team inevitabilmente in ritardo, lamentandosi poi anche di quella decisione: è questo il caso di Lewis Hamilton che, dopo esser partito dalla 11a posizione a causa della penalizzazione di 10 posizioni per la sostituzione del motore endotermico sulla sua W12 (che ha sollevato qualche dubbio e una richiesta di chiarimenti alla FIA), ha visto rallentata la sua rimonta (ha chiuso in quinta posizione) dopo la sosta ai box e si è sfogato in radio con il suo ingegnere di pista criticando la decisione della Mercedes di farlo rientrare ai box per sostituire gli pneumatici.

Critiche a cui la Mercedes ha indirettamente risposto nel consueto debriefing post-gara (pubblicato sul canale YouTube della scuderia di Brackley) per bocca del Chief Technical Officer, James Allison che analizzando gli episodi del GP della Turchia si è inevitabilmente concentrato sul timing dei pit-stop che, come abbiamo già detto, sono stati il punto cruciale del sedicesimo round del Mondiale di Formula 1 2021: "Come sempre accade con la strategia, alla fine della gara è sempre ovvio dire quale sarebbe stato il giro perfetto per effettuare la sosta ai box. Tuttavia, se guardiamo nel complesso, il momento migliore per fermarsi sarebbe stato intorno al giro 36 o 37, cioè quando si sono fermati Valtteri (Bottas) e Verstappen. Se Lewis (Hamilton) avesse fatto lo stesso e poi avesse trattato le sue gomme in modo gentile e delicato, con ogni probabilità sarebbe arrivato quarto e forse sarebbe anche stato in grado di duellare con Perez per il terzo posto e forse anche di sorpassarlo. Insomma, sarebbe stato ottimale, ma non lo abbiamo fatto".

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Il CTO della Mercedes ha poi spiegato anche perché in quel momento hanno deciso di lasciare Hamilton fuori per qualche altro giro: "Siamo rimasti fuori più a lungo sperando che la pista si asciugasse, sperando che le gomme durassero per un po', e così avremmo ottenuto un facile terzo posto semplicemente ereditandolo da quelli che hanno fatto il pit-stop" ha difatti rivelato l'ingegnere ex Ferrari che poi ha aggiunto "quando ci siamo resi conto che avremmo dovuto fare quella sosta e stavamo cercando di limitare i danni, era intorno al giro 41 e anche quello sarebbe andato bene, lo avrebbe comunque fatto finire al quarto posto".

Senza fare accenno al fatto che sia stato Lewis Hamilton a rifiutare di entrare ai box alla 41ª tornata ("O mi montate le slick o vado fino al traguardo con queste" è stata la risposta del britannico), James Allison ha poi spiegato cosa sarebbe successo se si fosse assecondata fino alla fine la volontà del pilota (che dopo essersi fermato al 50° giro ha continuato a criticare la decisione del team in radio: "Non avremmo dovuto fermarci ai box… te l'avevo detto!" ha difatti urlato a ‘Bono'):

"Alla fine abbiamo spinto un po' più a lungo, altri nove giri con le gomme in degrado per tutto il tempo. Quando abbiamo chiamato di nuovo Lewis (Hamilton), è stato perché il grafico del tempo sul giro che usiamo per fare le nostre previsioni ci diceva che il passo non era buono per arrivare fino al traguardo, che il ritmo della macchina fino ad allora sarebbe stato talmente scarso che avrebbe concluso tra il settimo e l'ottavo posto" ha dunque rivelato il CTO della Mercedes.

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Se Lewis Hamilton fosse andato fino al traguardo senza effettuare il cambio gomme, come da sua intenzione (ribadita anche nel post-gara nel momento in cui ha appreso che Ocon lo aveva fatto), dunque con molta probabilità avrebbe terminato la gara all'ottavo posto che in termini di classifica iridata avrebbe significato 12 punti di distacco dal leader Max Verstappen (anziché gli attuali 6). Di fatto la Mercedes gli ha fatto guadagnare sei punti che, in una lotta punto a punto come quella con l'olandese della Red Bull, possono fare una grande differenza.

Come spiegato dallo stesso James Allison il problema non sarebbe stato infatti quello di arrivare al traguardo senza che le gomme scoppiassero, ma quello del ritmo che la Mercedes del sette volte campione del mondo avrebbe avuto negli ultimi otto giri:  "Con ogni probabilità saremmo arrivati ​​alla fine della gara con solo un treno di gomme senza difficoltà. Ocon lo ha fatto, ad esempio, e la nostra macchina in genere fa funzionare la gomma rispetto ai nostri avversari. Quindi sì, saremmo arrivati ​​alla fine della gara. Ma la domanda è: quanto saremmo stati veloci? E a riguardo le prove sono abbastanza chiare: saremmo stati molto lenti" ha difatti chiosato l'ingegnere nel suo debriefing che sembra però avere tutta l'aria di essere una risposta alle critiche rivolte da Lewis Hamilton alla Mercedes durante e dopo il GP della Turchia.

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