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La “mamma italiana” di Schumacher non si dà pace: “Ogni giorno spero che varchi quella porta”

La chef Rossella Giannini del ristorante Montana di Fiorano, nei pressi dello stabilimento della Ferrari ha ricordato con commozione i momenti belli vissuti con Michael Schumacher che la considerava la sua “mamma italiana”
A cura di Marco Beltrami
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Foto: https://www.instagram.com/ristorantemontana/
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La "mamma italiana". Così Michael Schumacher chiamava la chef Rossella Giannini del ristorante Montana di Fiorano, a pochi minuti dallo stabilimento della Ferrari. L'ex campione di Formula 1 tedesco, non perdeva occasione ogni volta che si trovava a Maranello per fare una capatina nel locale, che ha ospitato e continua ad ospitare tantissimi campioni del volante. La cuoca che aveva un rapporto speciale con Schumi non si dà pace per quel maledetto incidente di 10 anni fa sulla neve di Meribel. Da allora c'è il massimo riserbo sulle sue condizioni.

In un'intervista alla Bild la signora Rossella si è commossa mostrando orgogliosa la foto con la dedica che Michael Schumacher le scrisse il 1 novembre 2023: "Per mia madre Rossella, grazie. Michael". Un rapporto speciale tra loro iniziato il 14 febbraio del 1996 che purtroppo si è interrotto dopo quella tremenda caduta sugli sci. La donna ha raccontato: "Michael era a Maranello per essere presentato come nuovo pilota. La squadra lo ha portato in tre ristoranti. Anche a me nel Montana. Ci siamo trovati subito bene, quindi Michael è tornato altre volte".

Giannini chiama Schumi "il suo Michael", e racconta di come il mondo le sia caduto addosso quando ha appreso dell'incidente: "Ero in vacanza in quel momento e l’ho sentito al telegiornale. Quando si è capito di quanto fosse grave la situazione il mio mondo è crollato". Non ha più visto la leggenda della Formula 1 nel suo ristorante, e non ha potuto cucinargli le tagliatelle al ragù, oppure gli spaghetti aglio e olio.

Un trauma per Rossella Giannini che ogni giorno pensa a  Schumacher, con una speranza: "Mi manca moltissimo. Ogni giorno guardo la porta d'ingresso e spero che passi di nuovo e che gli prepari le tagliatelle al ragù. Non riesco a credere che l'incidente sia avvenuto dieci anni fa. Nel frattempo sono riuscita a fare pace con la situazione. Non soffro più, ma ricordo i momenti belli".

Un grande dolore dunque anche per la chef che però ha preferito non contattare mai la famiglia del campione e rispettare il grande dolore e la privacy: "Non voglio dare fastidio. La situazione è già abbastanza difficile per i parenti. Ogni tanto parlo con gente della Ferrari e chiedo, ma non voglio impormi". L'ultima volta che Rossella ha incontrato Schumacher è stato nel 2013, quando il tedesco gli ha presentato quello che si pensava sarebbe diventato il suo erede, ovvero Sebastian Vettel: "Maikel voleva che Sebastian si sentisse subito accolto. L'ho accolto a braccia aperte. Sebastian ha un buon cuore, come Michael"

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