La lettera a sorpresa a Valentino Rossi: “Dal nostro primo bacio sull’erba al nostro ultimo ballo”
È stata una domenica da ricordare a Valencia per l'ultimo GP del motomondiale: non ce ne voglia la Ducati, che ha piazzato tre piloti sui gradini podio, non ce ne voglia il grande Pecco Bagnaia, che ha trionfato in 4 degli ultimi 6 GP e si candida prepotentemente ad essere un brillante discepolo di Valentino Rossi negli anni a venire, ma l'addio alle corse del numero 46 appartiene a quegli eventi epocali dello sport, quelli che segnano la fine di un periodo lungo e meraviglioso della nostra vita.
Il decimo posto del 42enne campione di Tavullia è l'ultimo atto di una carriera inimitabile: adesso per Valentino comincia la seconda vita, fatta prima di tutto della nascita della figlia che gli darà la sua compagna Francesca Sofia Novello. Una vita appena più lontano dai riflettori ma neanche tanto, visto che Rossi continuerà a correre sulle 4 ruote e resterà nel mondo della MotoGP con la sua scuderia VR46. Adesso è il momento della festa e dei ricordi, della commozione e degli affetti più sinceri. E tra questi ultimi, nel dopo gara di Valencia, ne è spuntato uno a sorpresa. Un affetto rumoroso nelle sue manifestazioni, ma silenzioso quanto al resto, di poche parole. Anzi di nessuna: la Yahama, compagna di successi del numero 46.
Ed allora, come per un prodigio, la moto della scuderia di Iwata – con cui Valentino ha corso dal 2004, salvo la parentesi alla Ducati, e che ha riportato al successo nella classe regina dopo un lungo digiuno – prende la parola e manda un meraviglioso messaggio d'amore al campione marchigiano, tramite un lungo post su Instagram accompagnato da un video con le immagini dei trionfi vissuti assieme: "Mi ricordo sabato 24 gennaio 2004 come fosse ieri. Il nostro primo appuntamento in Malesia. Aspettavo uno come te da tanto tempo. Ero nervosa, ma è stato amore a prima vista per tutti e due. Ho capito all'istante che il nostro rapporto sarebbe stato qualcosa di veramente speciale. Abbiamo avuto quella scintilla che capita una volta nella vita e tutti i pezzi del puzzle sono andati al loro posto. Non dimenticherò mai quando ci siamo fermati sull’erba a Welkom nel 2004. Soli noi due, stavamo realizzando che insieme funzionava e che quello era solo l’inizio".
"Abbiamo vinto quattro titoli MotoGP e 56 corse assieme – prosegue il racconto – Abbiamo portato gioia a milioni di persone in tutto il mondo e creato ricordi destinati a durare una vita. Abbiamo fatto la storia, perché abbiamo lavorato come fossimo una sola cosa e abbiamo tirato fuori il meglio l'uno dall'altro. Mi hai resa di nuovo forte. Mi hai resa di nuovo rispettata. Mi hai resa di nuovo amata. Solo tu, Valentino, avevi il potere di farlo. E io ho creduto in te. Ti ho sostenuto con tutto il cuore. Ho combattuto tutte le tue battaglie al tuo fianco. Solo io sono stata in grado di renderti il motociclismo entusiasmante fino alla fine. Dal nostro primo bacio sull'erba a Welkom al nostro ultimo ballo a Valencia quest'anno, abbiamo vissuto tantissime avventure straordinarie".
Il nastro dei ricordi è un tuffo nell'amore e nella gioia: "Poi ci sono stati i nostri viaggi speciali a Laguna Seca nel 2008 e in Catalogna nel 2009. Nessuno faceva numeri come noi in quei giorni, vero? Anche ad Assen nel 2009, quando ti ho aiutato a vincere la tua 100sima gara. È stato magico! Ti ho accompagnato per 16 anni della tua incredibile carriera. Ma anche tu mi hai portato nel tuo cuore. Dal Mugello a Motegi, da Silverstone a Sepang e da Barcellona a Buriram, ci siamo sempre stati l'uno per l'altra. Ti ho dato tutta me stessa, così come hai fatto tu per me. La cosa unica che custodirò per sempre sono i nostri discorsi sulla griglia di partenza. Eravamo io e te contro il mondo. Tu ed io eravamo ‘corri o muori'. Ma, purtroppo, anche le storie d'amore più belle finiscono. Valentino, tu sei parte di me. Parte della mia storia. Parte di quello che sono oggi e di quello che sarò anche molto dopo che ci separeremo. La nostra è una connessione davvero speciale e mi mancherai più di quanto tu possa mai immaginare Grazie, Valentino. Con amore, la tua M1". Alla Yamaha diciamo che molte delle sue bellissime parole le sentiamo anche nostre. Soprattutto una, grazie.