La Formula E fa tappa a Roma, Antonio Giovinazzi a Fanpage: “Zero obiettivi ma sarà speciale”
A Roma è tutto pronto per l'e-prix, terzo round del Mondiale di Formula E 2022 in programma nella capitale sabato 9 e domenica 10 aprile. A differenza degli ultimi anni, quest'anno la tappa italiana del campionato iridato riservato alle monoposto elettriche vedrà tra i partecipanti anche il pilota di casa Antonio Giovinazzi alla sua prima stagione con i bolidi elettrici dopo la lunga esperienza in Formula 1 e nelle sue categorie minori.
E proprio alla vigilia dell'ePrix di Roma in un'intervista esclusiva rilasciata ai microfoni di Fanpage.it il driver pugliese ha fatto il punto sul suo difficile approccio con il campionato elettrico rivelando di aspettarsi un ulteriore passo in avanti in questo weekeend romano nel quale a supportarlo da vicino ci sarà la sua famiglia, ma anche i suoi amici di infanzia e i tanti tifosi italiani che sperano di veder ben figurare il proprio beniamino che corre con il team Dragon Penske.
La breve chiacchierata con il 28enne di Martina Franca è stata anche l'occasione per parlare di come riesce a conciliare il suo doppio ruolo di pilota del Mondiale di Formula E e di terzo driver della Ferrari in Formula 1 e di quanto sia fondamentale il lavoro al simulatore soprattutto in quei circuiti cittadini, come quello de quartiere Eur dove si corre l'ePrix di Roma, in cui è impossibile fare dei test prima del weekeend di gara.
Pronto per il tuo primo e-prix di Roma? Ti piace il tracciato?
"Prontissimo! Sarà una gara sicuramente importante per me. Dopo due mesi fermo non sarà l'ideale, soprattutto perché il circuito è uno dei più difficili della stagione, quindi stiamo cercando di preparare al meglio il weekend al simulatore ma adesso non vedo l'ora di saltare in macchina. Ovviamente mi aspetto tanti tifosi e tanti supporter in questo weekend: verrà sicuramente la mia famiglia, i miei amici d'infanzia, quindi sarà sicuramente un weekend speciale."
Cosa cambia per un pilota nel preparare una gara a pochi chilometri da casa rispetto ad una gara dall’altra parte del mondo?
"In realtà niente. C'è solo un po' di pressione in più ma positiva, perché vuoi fare bene e vuoi ottenere il miglior risultato possibile. Ma per quanto riguarda la preparazione è abbastanza simile a qualunque altra gara."
Il tuo debutto in Formula E non è stato facile: pensi che a Roma le cose possano cambiare?
"Speriamo! Sicuramente sono contento dello step che ho fatto da Gara-1 a Gara-2 e adesso voglio fare un ulteriore step e ottenere il miglior risultato a Roma, farlo qui sarebbe la cosa migliore."
Tu sei anche il terzo pilota della Ferrari in Formula 1: che difficoltà hai trovato finora a ricoprire questo doppio ruolo?
"Fortunatamente i weekend non sono concomitanti tra loro. Solo questo in cui io sarò a Roma con la Formula E e loro saranno a Melbourne con la F1. Alla fine riesco a conciliare entrambe le cose però il mio focus maggiore è sulla Formula E, perché è qui che posso avere maggiori soddisfazioni."
Il tuo lavoro al simulatore è stato fondamentale per lo sviluppo della F1-75: quanto conta il simulatore in Formula E?
"Tanto! Soprattutto perché, a differenza delle altre categorie, non ci sono i test su pista e quindi il simulatore è l'unico mezzo con cui allenarti e puoi imparare di più."
Qual è l’obiettivo che ti sei prefissato per questo e-prix di Roma?
"Zero obiettivi! Per adesso voglio focalizzarmi sul mio lavoro e fare bene, poi quel che verrà verrà. Spero in un risultato positivo qui a Roma perché se lo meritano tutti i tifosi che ci saranno e farebbe bene anche a me per il prosieguo della stagione."