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La Formula 1 impedirà ai piloti di inginocchiarsi contro il razzismo nel prossimo Mondiale

Nel prossimo Mondiale di Formula 1 i piloti non potranno più inginocchiarsi contro il razzismo. Un gesto che potranno ripetere in un altro momento della gara ma non sulla griglia di partenza. Cosa c’è dietro questa decisione del Circus.
A cura di Maurizio De Santis
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La genuflessione sulla griglia di partenza di alcuni piloti prima di un Gran Premio di Formula 1.
La genuflessione sulla griglia di partenza di alcuni piloti prima di un Gran Premio di Formula 1.

A partire dal prossimo Mondiale di Formula 1, i piloti non potranno più inginocchiarsi sulla griglia di partenza. In Bahrein, prima tappa del calendario iridato (tra il 17 e il 20 marzo), non si rivedrà più la genuflessione entrata nel corredo accessorio dei gesti fatti propri (anche) anche dal mondo dello sport per dare un segnale molto forte nella lotta contro il razzismo. Black live matter non è solo un movimento, un'ondata emotiva, ma la testimonianza di quanto sia ancora lungo il percorso per battere ogni pregiudizio e discriminazione. E chi vorrà continuare a farlo incorrerà in sanzioni? No, ma potrà farlo in un'altra fase della gara e possibilmente nei pressi della propria vettura.

Non è nascondere polvere sotto il tappeto, né arretrare rispetto a temi molto importanti. Secondo la F1, al di là dell'atteggiamento simbolico che ha fatto il giro del mondo (nel mondo dei motori come in altre discipline), è arrivato il momento di andare oltre l'impatto del gesto e impegnarsi (anche) in altre iniziative. L'hashtag simbolo sarà sempre #WeRaceasOne, mentre i concetti guida resteranno sostenibilità, diversità. E prima di ogni corsa continuerà a essere proiettato un messaggio molto forte. In termini concreti, invece, saranno stanziati fondi da destinare al finanziamento di borse di studio nel solco dell'inclusione e del senso di comunità. "Quel gesto è stato importante – ha ammesso a Sky Sports il CEO di F1 Stefano Domenicali, come riportato dal Daily Mail – perché dobbiamo rispettare tutti. Ma adesso è il momento di andare avanti e intraprendere qualche altra iniziativa tangibile e altrettanto importante".

Lewis Hamilton indossa la t-shirt per richiamare l'attenzione sul movimento "black live matter"
Lewis Hamilton indossa la t-shirt per richiamare l'attenzione sul movimento "black live matter"

L'ex campione del mondo, Lewis Hamilton, è stato uno dei piloti che con maggiore determinazione hanno sposato la causa e si sono fatti portavoce del messaggio mostrato attraverso quel gesto. Lui stesso aveva convinto la Mercedes a dipingere la sua vettura di nero così da assumere una posizione anti-razzista molto chiara. Con ogni probabilità la prossima livrea segnerà un ritorno all'antico con i tradizionali colori sfumati d'argento. Ci sarà anche il pilota inglese, che aveva addirittura paventato l'opportunità di non scendere più in pista dopo l'esito burrascoso della scorsa stagione? Sabato sera ha condiviso sui social un messaggio criptico: "Sono stato via, ora sono tornato". Per guidare e vincere ancora, sperano la sua scuderia e tifosi.

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