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La Formula 1 diventa una farsa nel GP Austria: Aston Martin più furba a capirlo prima di tutti

Il Gran Premio d’Austria è stato caratterizzato da una marea di sanzioni ai piloti per i Track Limits. L’ordine d’arrivo della gara è stato ufficializzato molte ore dopo il termine del Gp. Una farsa che è costata punti e posizioni a Hamilton e Sainz.
A cura di Alessio Morra
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Il Gran Premio d'Austria è stato vinto, ovviamente, da Max Verstappen. La Ferrari è tornata a brillare. Leclerc secondo, Sainz quarto dopo una splendida battaglia con Perez. Ma un paio d'ore dopo la gara il pilota spagnolo è stato penalizzato a causa dei Track Limits. Una beffa enorme per Carlos, che era stato uno dei migliori in pista. Penalità per ben sette piloti che hanno visto raddoppiare la propria punizione (per Ocon addirittura sestuplicata). I Track Limits sono stati un elemento determinante di tutto il weekend, un elemento che ha reso farsesco il fine settimana di Spielberg.

I Track Limits esistono su ogni pista ed è anche giusto ci siano, perché ci sono dei piloti che in alcuni momenti fanno i furbetti. Ma in Austria c'è stato un uso eccessivo della regola dei Track Limits, che sono stati praticamente superati da sedici piloti su venti. L'andazzo è stato simile per tutto il fine settimana .Addirittura 47 giri cancellati nelle Qualifiche di venerdì. Un'enormità, era andata malissimo a Sergio Perez, che ha visto annullati tutti e tre i suoi giri nel Q2. I Track Limits lo hanno messo fuori dalla lotta per la pole. Situazione simile per le Qualifiche della Sprint Shooutout.

In gara i Track Limits sono stati superati una marea di volte. La FIA ha annullato 83 giri per irregolarità. Pochi esenti. Hamilton è stato tra i primi a ricevere 5 secondi di penalità, seguito da Tsunoda, ma la mannaia si è abbattuta poi sui piloti della Alpine e infine anche su Carlos Sainz, che ha dovuto scontare i 5 secondi al momento del secondo pit stop.

Una regola totalmente sbagliata, che ha fatto infuriare i piloti sin dal venerdì, se ne sono lamentati anche Verstappen e Leclerc, tra i pochissimi a essere sempre regolari. Le polemiche sono montate sempre più forti. La parola ridicolo ha campeggiato con forza sui social già durante la gara e dopo il ricorso dell'Aston Martin le polemiche sono esplose per le ulteriori sanzioni, che hanno portato a parlare, troppo e male, della regola dei Track Limits.

Perché se già di per sé questo uso eccessivo dei Track Limits era parso oggettivamente eccessivo e aveva portato polemiche enormi, la protesta dell'Aston Martin ha portato alla rivoluzione della classifica, che ha portato a farne le spese a Hamilton, Gasly e soprattutto a Sainz, che ha perso la bellezza di due posizioni.

Quelli dell'Aston Martin sono forse quelli che conoscono meglio il regolamento e un team radio a Fernando Alonso, al giro 66, fa capire che la strategia della scuderia inglese era già pronta ben prima della fine del Gp. Lo spagnolo era sesto e dietro di 8 secondi rispetto a Norris quando dal box gli dicono di spingere forte. Il due volte campione del mondo risponde: "Non capisco. Noi siamo lontani". La risposta dell'ingegnere è stata: "Spingi più che puoi". Fernando, che è un grande campione, in cinque giri guadagna quattro secondi. Un paio d'ore dopo così guadagnerà una posizione, a scapito dell'amico Sainz.

Il caotico post gara che ha portato all'esame di oltre 1200 giri ‘sospetti' è stato prodotto dal ricorso dell'Aston Martin, che per la seconda volta in questa stagione presenta e vince un ricorso al termine di un Gp – era successo già in Arabia Saudita. Il Direttore Sportivo dell'Aston Martin Andy Stevenson conosce bene tutte le pieghe del regolamento e forte di questo si è presentato davanti ai commissari, e ancora una volta ha vinto. La sua protesta ha portato tanto.

Perché Alonso ha guadagnato una posizione rispetto a Sainz, mentre Stroll è rimasto nono. Fernando così ha aumentato il margine sugli inseguitori (è terzo) e la scuderia ha risposto bene alla Ferrari e si è riavvicinata alla Mercedes (seconda) nel Campionato Costruttori.

Stevenson dopo la vittoria del ricorso ha spiegato: "Quando presenti un ricorso devi avere tutte le informazioni che supportano il tuo caso da presentare alla FIA. Non puoi mai appellarti a una decisione per capriccio. Se inizi a urlare, la FIA non ti ascolterà mai. E, ovviamente, mi preparo con il Regolamento Sportivo. Bisogna conoscerlo alla lettera".

Aston Martin impeccabile. Ma la FIA e la Formula 1 però ne escono male. La regola dei Track Limits per come è stata scritta e designata per il Gp d'Austria è stata totalmente dannosa, un boomerang, che ha colpito tecnicamente soprattutto Hamilton e Sainz, ma che in realtà ha creato un brutto spettacolo con i piloti, le scuderie e gli appassionati che cinque o sei ore dopo la fine del Gran Premio hanno scoperto che l'ordine d'arrivo era un altro. Probabilmente si cambierà, già da Silverstone si volterà pagina, ma la brutta figura resta, e a un paio di piloti non verranno certamente ridati i punti.

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