La Formula 1 ad Austin corre su un tracciato diverso dalla MotoGP: il COTA cambia per la F1
Nel prossimo week end la Formula 1 farà tappa ad Austin per il GP degli Stati Uniti. Ad ospitare il diciassettesimo appuntamento del Mondiale 2021 sarà come sempre il circuito delle Americhe (COTA) che ha da poco ospitato la MotoGP. Nonostante sia passato meno di un mese tra i due eventi, i piloti del Circus si troveranno a correre su un tracciato diverso rispetto a quello affrontato dai colleghi sulle due ruote nel fine settimana dello scorso 3 ottobre. In vista dell'arrivo del campionato F1 infatti gli organizzatori stanno apportando delle sostanziali modifiche alla pista per rendere più regolare la sua superficie.
A spingere i responsabili del circuito texano a cercare di sistemare velocemente il tracciato per l'approdo della Formula 1 sono state soprattutto le pesanti critiche arrivate dai protagonisti della MotoGP nel corso del week end del GP delle Americhe con Fabio Quartararo che lo ha definito senza di giri di parole "uno scherzo" e con l'ultimatum dato dalla Dorna: "se il COTA non viene sistemato, la MotoGP non ci tornerà più".
Al centro del ciclone c'erano i dossi irregolari e le ondulazioni createsi a causa del terreno su cui il circuito è costruito con una situazione che si è aggravata ulteriormente con le forti piogge e le inondazioni che hanno colpito la struttura negli ultimi anni. La MotoGP, due settimane fa, ha dunque palesato un problema che la Formula 1 aveva ravvisato già nella sua ultima apparizione ad Austin, nel 2019, quando proprio a causa dell'irregolarità della pista le monoposto sono state vittima di violenti urti che hanno provocato ingenti danni con Sebastian Vettel che addirittura fu costretto al ritiro in gara per problemi alle sospensioni della sua Ferrari procurati proprio dai tanti dossi.
Dopo le rinnovate critiche della MotoGP e per evitare di riceverne altre anche dalla F1, i responsabili del COTA hanno tentato di porre rimedio spianando alcuni dei dossi presenti sul tracciato anche se, quasi certamente, non si farà in tempo a spianare e riasfaltare il tratto che va da curva 2 a curva 11 come richiesto dai motociclisti. A confermare ciò è stato il Direttore di Gara della FIA in Formula 1 Michael Masi:
"Sono stato al telefono con i miei colleghi della FIM per tutto il fine settimana, mentre erano ad Austin, per avere una vera comprensione dell'intera situazione – ha detto infatti lo svizzero a riguardo –. E ciò che abbiamo effettivamente notato è che gran parte del tracciato è stato alzato per contrastare alcuni dei problemi che abbiamo vissuto nel 2019. Le aree che hanno causato criticità alle moto sono aree diverse da quelle che sono state sollevate – ha poi aggiunto il Direttore di Gara della F1 –. Tony Cotman, che è uno degli ispettori del circuito di platino FIA, è già stato ad Austin durante la settimana e ha fatto un rapporto. E il circuito ha apportato alcune modifiche per noi per risolvere alcune delle preoccupazioni. Spianeranno alcuni dossi e così via – ha quindi concluso Michael Masi alla vigilia del GP degli Stati Uniti –. Ma hanno poco tempo per farlo, quindi faranno solo quello che possono".