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La follia di Nakagami scatena l’ira della MotoGP, Commissari sotto accusa: “Non sono all’altezza”

L’incidente innescato da Takaaki Nakagami alla prima curva del GP della Catalogna ha fatto infuriare tutto il paddock della MotoGP con le vittime dell’avventata manovra del giapponese Alex Rins e Pecco Bagnaia, così come Suzuki e Ducati, che si sono scagliati contro il pilota nipponico ma soprattutto contro la Direzione di Gara e i Commissari FIM.
A cura di Michele Mazzeo
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L'avventata manovra di Takaaki Nakagami alla prima curva dopo la partenza del GP della Catalogna della MotoGP 2022 ha scatenato l'ira di tutti gli altri piloti della classe regina che, oltre che con il giapponese, hanno rivolto pesantissime critiche nei confronti dei Commissari di Gara della FIM che non hanno nemmeno sanzionato l'azzardo del centauro nipponico che ha messo a rischio la sua vita e quella degli altri piloti in pista.

L'alfiere del team LCR dopo esser scattato dalla 12ª casella della griglia è arrivato ad una velocità incredibile alla staccata di Curva 1 del circuito del Montmelò ritardando tantissimo la frenata e finendo sbalzato dalla propria moto dopo che inevitabilmente la gomma anteriore si è impuntata. Nakagami è prima andato a sbattere violentemente contro la ruota posteriore di Pecco Bagnaia (che in quel momento era in terza posizione) con la testa finendo poi dall'altra parte della pista  nella ghiaia mentre la sua Honda impazzita centrava in pieno la Suzuki di Alex Rins che accorreva all'esterno mettendo così fine alla sua gara ma anche a quella dell'italiano della Ducati (che con questo zero vede allontanarsi sempre di più la possibilità di contendere il titolo iridato a Fabio Quartararo) e allo spagnolo che ha anche riportato una frattura al polso sinistro che non gli permetterà di partecipare ai test in programma lunedì sul tracciato catalano e probabilmente neanche alla prossima gara in calendario. Nessuna frattura invece per Nakagami che però sarà tenuto sotto osservazione in ospedale nelle prossime 24 ore.

Il brutto incidente innescato dal giapponese, non nuovo a manovre aggressive in pista (già al Mugello era stato protagonista di un episodio contestato proprio insieme allo stesso Rins), ha fatto esplodere la rabbia nel paddock della MotoGP con team manager e piloti che hanno condannato il pericoloso modo di guidare dell'alfiere del Team di Lucio Cecchinello e anche il mancato intervento dei Commissari FIM. "Sono contento che Nakagami stia bene, questa è la cosa più importante. Detto ciò mi sento di dire che alla prima curva del primo giro non serve fare così, non poteva passare 12 moto con una frenata. Nakagami è un po' solito fare queste cose. Sta nel buon senso dei piloti fare bene la prima curva. Oggi ha chiuso il cervello, è stata una valutazione totalmente sbagliata, sarebbe finito nella ghiaia in maniera molto netta se non mi avesse colpito" sono state infatti le parole rilasciate a riguardo da Pecco Bagnaia. Parole a cui hanno fatto eco quelle di Alex Rins apparso molto più arrabbiato dell'italiano: "Questa volta Nakagami ha sbagliato il punto della staccata, non è stato bello ciò che ha fatto. Spero che lui stia bene, ma a mio avviso oggi ha sbagliato, togliendo inoltre l’opportunità di lottare per il campionato a me e Pecco" ha difatti commentato lo spagnolo della Suzuki.

Tutti poi si sono scagliati contro la Racing Direction a partire dai team manager di Ducati e Suzuki, Davide Tardozzi e Livio Suppo, che hanno presentato un reclamo che però non sembra essere stato preso in considerazione dal Panel degli Steward. Lo hanno detto chiaramente invece i piloti coinvolti nell'incidente con Nakagami. "In MotoGP non possono succedere queste cose, c'è bisogno di più competenza. Penso che sia arrivato il momento di prendere un provvedimento. I piloti dovrebbero avere più voce in capitolo su queste cose, in Formula 1 chi sbaglia nelle decisioni poi viene tolto dall'incarico. Basti pensare che Suppo ha fatto il reclamo per Rins ma non gli hanno nemmeno risposto" ha difatti dichiarato Pecco Bagnaia lasciando intendere che si auspica un cambiamento immediato al vertice della Direzione di Gara della MotoGP.

Ancora più diretto è stato anche in questa occasione Alex Rins che ha accusato frontalmente gli Steward della FIM: "Gareggiamo a 350 km/h… non è uno scherzo. I commissari non sono all'altezza. Questo è quello che posso dire. Lo hanno dimostrato oggi. Voglio dire, non faranno niente dopo quello che è successo? Non stanno facendo il loro lavoro, ovviamente. Ho intenzione di spingere perché i piloti si riuniscano per avere altri steward. Perché anche ignorando l'incidente del Mugello, la verità è che oggi mi sono infortunato. Un pilota mi ha tolto le occasioni che avevo di lottare per il titolo… e forse anche quelle di Pecco" ha difatti chiosato lo spagnolo della Suzuki aumentando di fatto il livello dello scontro tra i piloti e la Race Direction che, tra le altre cose, dovrebbe essere garante della sicurezza dei piloti della MotoGP in pista.

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