La fobia insospettabile di Leclerc: “Ho paura di prendere gli aerei, non mi sento a mio agio”
Quando si pensa ad un pilota di Formula 1, l'associazione di idee porta immediatamente a cose come velocità e coraggio senza limiti, ma ci possono essere momenti in cui anche uno come Charles Leclerc ha paura di andare veloce, soprattutto se sotto i piedi non ha il fondo della sua Ferrari, ma migliaia di metri di vuoto.
Il 23enne monegasco svela in un'intervista a ‘La Stampa' le sue fobie ed una è insospettabile: "Ho paura dei serpenti. E degli aerei: è una cosa strana, visto che li prendo tutto l'anno, però non mi sento mai a mio agio, soprattutto durante le turbolenze".
Il ferrarista si sofferma sulle aspettative per la stagione appena cominciata, con l'ultimo GP che ha portato fiducia al Cavallino.
"In Portogallo credo che andremo come a Imola. Sarà una sfida molto serrata con Alpha Tauri e McLaren. Credo nel progetto Ferrari perché so come stiamo lavorando e conosco dall'interno il nostro potenziale. Dopo il passo indietro del 2020 abbiamo messo tutte le cose insieme per tornare competitivi. Il progetto tecnico si aggiunge alla storia e all'onore di correre in questa scuderia. Voglio riportare la Ferrari alla vittoria".
In attesa di tempi che non sono ancora maturi per il successo della Rossa, Leclerc si lancia in un pronostico per la vittoria nell'attuale campionato e dedica un pensiero ad un ex ferrarista che sta provando a dire ancora la sua nel circus: Fernando Alonso.
"Punterei su Verstappen. La Red Bull è cresciuta e sembra essere davanti alla Mercedes. Max è capace di vincere perché è un grande talento. Sono grato in particolare ad Alonso: nel 2018, lottavamo nelle stesse posizioni. Guardavo come guidava e come reagiva alle mie manovre. E imparavo. Così gli ho rubato un po' di segreti".
Quanto all'altro ferrarista di questa stagione, Carlos Sainz, il monegasco racconta di un ottimo feeling personale, a dispetto di chi pensa che l'amicizia tra due compagni di scuderia sia impossibile.
"Io ho due modalità: con il casco e senza casco. Quando abbasso la visiera l'amicizia diminuisce, ma quando scendo dalla macchina cerco di lasciarmi il lavoro alle spalle. Mi sembra che anche Carlos sia fatto così. In pista ha una velocità impressionante. Andrà sempre più forte man mano che prenderà confidenza con la macchina. Dal punto di vista personale, abbiamo gli stessi interessi e ridiamo delle stesse cose, dunque è molto divertente averlo con me nel team. C’è un momento in cui dobbiamo essere seri, però poi riusciamo a parlare anche di altre cose oltre al Motorsport. A padel abbiamo giocato insieme: il livello è simile, però è in vantaggio lui. A scacchi sono un po' meglio io".