La fidanzata di Mick Schumacher può finalmente vedere Michael: finora le era proibito
Un paio di giorni fa Michael Schumacher ha compiuto 55 anni: un compleanno triste, come tutti quelli che si sono susseguiti da quando il pilota tedesco ha visto la sua vita stravolta dall'incidente sulle nevi di Meribel. Quel 29 dicembre 2013 l'ex ferrarista si fidò troppo delle sue capacità di sciatore e durante un fuoripista non vide delle rocce nascoste in un tratto di neve non battuto: cadde e il caschetto si ruppe nella collisione tra la testa e una roccia, portando a conseguenze neurologiche che oggi rendono Schumi "diverso", per citare il modo semplice e tragico usato dalla moglie Corinna per descrivere le sue attuali condizioni.
Il sette volte campione del mondo di Formula 1 trascorre i suoi giorni da degente unico della clinica di lusso che è diventata la sua villa di Gland, sul lago di Ginevra, dove gode della migliore assistenza possibile 24 ore al giorno, grazie all'opera di più di una quindicina di persone. Su Schumacher sono state sperimentate le terapie più avanzate, ma appare chiaro a tutti che il vecchio Michael non lo rivedremo più.
Nascosto pietosamente agli occhi di tutti, di lui sopravvive la leggenda: soltanto pochissime persone possono vedere come è Michael oggi (Totd, Badoer, la manager Sabine Kehm, oltre ai familiari), un numero ristretto che recentemente è aumentato di una unità. La fidanzata di suo figlio Mick, la 23enne modella danese Laila Hasanovic, ha finalmente avuto il permesso di presentarsi al cospetto di suo suocero – svela il Daily Mail – a testimonianza di un legame che è diventato serio.
La famiglia Schumacher ha fiducia totale nella ragazza – che frequenta Mick dallo scorso agosto – e dunque ha deciso che può vedere il Michael "diverso" da come tutti lo ricordano. Del resto aspettare che la situazioni migliori si scontra con le crude parole pronunciate di tanto in tanto da chi sa davvero come stanno le cose. "Sfortunatamente a volte la vita non è giusta, dobbiamo accettarlo", ha detto recentemente il fratello Ralf. Ancora più chiaro l'ex manager di Schumi, Willi Weber: "Quando penso a Michael adesso, purtroppo non ho più alcuna speranza di rivederlo".