La FIA risponde ai sospetti sulle ali flessibili di Mercedes e McLaren in F1: “Ad oggi sono regolari”
Nel corso del GP d'Italia nel paddock della Formula 1 è tornata in auge la questione delle presunte ali flessibili di McLaren e Mercedes. A Monza i riflettori sono stati puntati sulle ali anteriori delle monoposto di Lando Norris e Oscar Piastri e di Lewis Hamilton e George Russell e il loro "movimento" variabile a seconda delle velocità toccate.
Secondo la Red Bull infatti sarebbe questo il ‘trucco' che avrebbe permesso a queste due monoposto di raggiungere (e superare) in termini di prestazione la RB20 e così, prima, durante e dopo la gara brianzola, la scuderia austriaca è tornata a chiedere alla FIA un'indagine approfondita sulla vicenda. Al fianco del team di Milton Keynes si è schierata anche la Ferrari con il team principal Frederic Vasseur che a Monza ha chiesto lumi a riguardo direttamente al responsabile federale Nicholas Tombazis portando ancor più alla ribalta l'annosa questione.
E così la FIA, che era già intervenuta sul tema ali flessibili con la direttiva tecnica pre-GP d'Ungheria (che aveva introdotto di fatto i test dinamici per verificare se e in che modo le ali anteriori delle vetture si muovessero in pista, senza però prevedere delle sanzioni qualora ciò sia accertato), è stata costretta a dare una risposta ufficiale alle insistenti richieste di chiarimenti sul tema. Risposta che è arrivata due giorni dopo la gara di Monza con un comunicato in cui si evidenzia come ad oggi tutte le ali anteriori delle vetture in griglia siano regolari: "La FIA esamina le ali anteriori a ogni evento con numerosi controlli rispetto al Regolamento Tecnico F1 pertinente. Tutte le ali anteriori sono attualmente conformi alle normative del 2024" si legge infatti nella nota diramata dalla Federazione Internazionale che scaccia dunque i sospetti riguardo presunte irregolarità da parte di McLaren e Mercedes.
"A partire dal Gran Premio del Belgio, la FIA ha acquisito ulteriori dati durante le sessioni FP1 e FP2 per valutare i comportamenti dinamici attraverso una videocamera richiesta dalla FIA che riprende aree dell'ala anteriore non visibili attraverso le telecamere ufficiali della FOM. Ciò continuerà almeno fino a Singapore, per garantire che tutti i team utilizzino la telecamera FIA su diversi tipi di tracciato (basso, medio, alto e altissimo carico). Questo garantirà un'ampia base di dati che consentirà alla FIA di tracciare un quadro il più possibile oggettivo della situazione e di quantificare le differenze tra i vari modelli dinamici osservati in pista" prosegue poi il comunicato facendo proprio riferimento ai test dinamici introdotti con la direttiva tecnica introdotta prima della pausa estiva.
"Nessun componente è infinitamente rigido, motivo per cui la normativa prevede prove di carico-deformazione (i test statici, ndr). L'ala anteriore è stata un'area impegnativa nel corso degli anni perché i modelli di carico aerodinamico tra i diversi concorrenti variano ed è quindi difficile trovare un vettore di carico che copra tutti i tipi di costruzione dell'ala anteriore. Altre aree della vettura, tra cui l'alettone posteriore e i bordi del pianale, presentano schemi di carico aerodinamico molto più uniformi lungo la griglia, rendendo il test carico-deflessione più universale" aggiunge quindi la Federazione Internazionale ammettendo comunque che i test sull'ala anteriore sono quelli che hanno creato sempre maggiori grattacapi per quel che concerne le monoposto di Formula 1.
"La FIA ha il diritto di introdurre nuovi test se si sospettano irregolarità. Non ci sono piani per misure a breve termine, ma stiamo valutando la situazione tenendo a mente il medio e il lungo termine" si legge quindi a chiosa del comunicato che, seppur spazzi via i sospetti riguardo alle presunte ali flessibili di Mercedes e McLaren in base a quanto prevede attualmente il regolamento, non esclude che in futuro vi siano delle modifiche regolamentari proprio per quel che concerne la flessione delle ali anteriori delle vetture F1.