La FIA fa litigare Verstappen e Hamilton, è scontro sulla regola anti-porpoising: “È scorretto”
Alla vigilia del GP del Canada, nono round del Mondiale di Formula 1 2022, si è improvvisamente riaccesa la rivalità che ha catalizzato l'attenzione per tutto lo scorso campionato. Max Verstappen e Lewis Hamilton infatti, nella conferenza stampa che ha aperto il weekend di gara a Montreal, hanno dato vita ad un acceso battibecco mostrando posizioni diametralmente opposte e lanciandosi più di qualche frecciatina. La causa di ciò è la nuova direttiva annunciata dalla FIA per limitare il fenomeno del porpoising che ha fin qui condizionato diverse monoposto in griglia al fine di tutelare la salute dei piloti che, come accaduto proprio al sette volte campione del mondo nell'ultima uscita a Baku, riportano conseguenze fisiche da questi continui sobbalzi cui sono sottoposti ogni qualvolta scendono in pista.
A riguardo però il paddock della Formula 1 è spaccato a metà tra chi è favorevole all'introduzione del nuovo regolamento a stagione in corso e chi invece non trovi giusto che la FIA debba risolvere i problemi figli dal modo in cui sono state progettate le singole vetture. Tra questi ultimi c'è anche il campione del mondo in carica e attuale leader del Mondiale Max Verstappen che interpellato sul tema nella conferenza stampa del GP del Canada ha espresso il suo dissenso senza mezzi termini:
"Non mi importa se la nuova direttiva sia meglio o peggio per noi della Red Bull. È una questione di principio. Non penso sia corretto cambiare le regole durante il campionato. Capisco le ragioni della sicurezza, ma credo che ogni ingegnere del paddock sia d'accordo con me. Tutte le macchine stanno saltando troppo perché sono disegnate per avere il massimo carico viaggiando molto vicine al suolo. Però bisogna essere capaci di adattarsi alla situazione. In Formula 1 ci sono persone intelligenti che sapranno trovare soluzioni andando avanti nella stagione o nel 2023" ha difatti detto l'olandese della Red Bull forte del fatto che la sua RB-18 fin qui non ha avuto alcun problema di porpoising.
Di idea completamente opposta è invece Lewis Hamilton che, essendo proprio la sua Mercedes la vettura che più di tutte ha sofferto a causa di questo fenomeno, ha immediatamente ribattuto alle parole del rivale lanciandogli anche qualche piccola stoccata neanche tanto velata: "È curioso notare come si vedano le cose in modo diverso a seconda che sei davanti o dietro – ha difatti detto il 37enne britannico –. Tuttavia la sicurezza deve essere al primo posto. Queste sono le macchine che avremo anche per i prossimi anni e non ci si rende conto di quanto sia importante la salute. Lo sto sperimentando sulla mia pelle – ha poi proseguito –: non sono in buone condizioni fisiche, dopo l'ultima gara, e temo le ripercussioni sul lungo periodo. Adesso, serve una settimana per recuperare dopo un GP, visto che si prendono tanti colpi sul corpo. Quando la macchina ti trasmette un'accelerazione verticale di 10 G saltando su una buca, come è capitato a me a Baku – ha infine concluso –, è una dura botta sia per la schiena sia per il collo. Dobbiamo subito lavorare assieme per risolvere il problema".
Un battibecco che si è poi concluso con una velenosa battuta fatta da Verstappen a Hamilton quando il discorso è virato sul vecchio videogioco di corse Super Monaco GP II di Ayrton Senna con cui il britannico ha giocato di recente postando il momento sui propri social. A quel punto l'olandese non è riuscito a resistere e con sorriso beffardo ha chiesto al sette volte campione del mondo: "Com'è? Hai avuto problemi di porpoising?". Un battuta che ha fatto ridere anche il rivale che si è affrettato a rispondere: "No, no, per fortuna, niente porpoising".