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La Ferrari SF-23 è un disastro, si cambia macchina a Mondiale F1 in corso: rivoluzione drastica

La Ferrari ha avuto la conferma che la SF-23 è un flop e, per tentare di salvare il Mondiale di Formula 1 2023, ha deciso di iniziare a lavorare su una nuova macchina completamente rivoluzionata da affidare a Leclerc e Sainz a stagione in corso.
A cura di Michele Mazzeo
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Sono bastate due gare alla Ferrari per capire che la SF-23 è un progetto fallimentare e che, se non si vuole buttare via l'intero Mondiale di Formula 1 2023, è necessaria un'imminente rivoluzione. I test prima e il GP del Bahrain poi avevano infatti evidenziato che in fase di progettazione e costruzione della nuova monoposto messa a disposizione di Leclerc e Sainz c'era stato un clamoroso errore di valutazione (non era stata presa in considerazione la possibile comparsa del porpoising). E le dimissioni del responsabile del veicolo David Sanchez subito dopo la gara di Sakhir avevano di fatto confermato che si trattasse di un problema strutturale. Il deludentissimo risultato, che ha anche esasperato il pilota monegasco, ottenuto nel secondo round in Arabia Saudita, in cui per evitare il pericolossisimo bouncing si è dovuto alzare il fondo e presentarsi ancora una volta con una configurazione non ottimale, ha di fatto dato la certezza che la SF-23, così com'è, è un flop.

A quel punto, per non gettare alle ortiche un'altra intera stagione e cercare quantomeno di ridurre il gap dalle Red Bull e recuperare lo status di seconda forza in griglia riscavalcando le Aston Martin e le Mercedes (considerate fallimentari dallo stesso team che sta già lavorando sull'evoluzione della W14), il nuovo team principal Frederic Vasseur, dopo lo sfogo di Jeddah contro i suoi ingegneri, si è visto quindi costretto a prendere una decisione radicale: lavorare su una versione B, cioè una macchina quasi nuova, da mettere in pista a Mondiale in corso. Il francese ha affidato l'arduo compito ad Enrico Cardile (sulla carta Capo dell'Area Telaio, ma di fatto Direttore Tecnico) che insieme, al nuovo responsabile del veicolo e degli sviluppi Diego Tondi (supportato da due ingegneri ex Red Bull) hanno stilato un crono-programma di interventi per mettere a disposizione dei piloti la nuova SF-23 Evo il prima possibile. Ovviamente questo cambio di programmi, in epoca di budget cap, ha comportato delle rinunce: nello specifico si sono dovuti sacrificare gli aggiornamenti graduali pianificati per il resto della stagione.

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Ovviamente trattandosi di un lavoro molto complesso ci vorrà del tempo per ultimare la nuova Ferrari F1 che quindi non sarà già in pista nel prossimo GP d'Australia, ma neanche nei successivi GP dell'Azerbaijan (che inizialmente era stato indicato come il weekend in cui sarebbe avvenuto il debutto della versione B della SF-23) e GP di Miami. Stando alle indiscrezioni che arrivano da Maranello infatti, a causa della complessità del lavoro richiesto (la realizzazione di parti completamente nuove sembra difatti richiedere tempi di progettazione e costruzione più lunghi), la nuova monoposto del Cavallino esordirà nel fine settimana del GP dell'Emilia Romagna in programma a Imola dal 19 al 21 maggio, cioè nella prima tappa europea nel calendario del Mondiale di Formula 1 2023.

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La vera stagione di Charles Leclerc e Carlos Sainz comincerà quindi dal sesto round stagionale quando avranno a disposizione una monoposto sicuramente rivoluzionata rispetto a quella attuale e, si spera, nettamente più performante. La nuova SF-23 che debutterà a Imola avrà infatti un nuovo fondo, una nuova sospensione posteriore simile a quella delle Red Bull (per avere un maggiore controllo dell'altezza da terra grazie all'effetto anti-squat e avere quindi una maggiore stabilità al posteriore in accelerazione) ed anche un drastico cambio di filosofia per quanto riguarda le pance (non andrà obbligatoriamente verso le fiancate spioventi della RB19 di Verstappen e Perez, ma avranno comunque una forma molto diversa da quella attuale). Quest'ultimo cambiamento andrebbe quindi a rivedere i concetti aerodinamici della vettura al fine di far sì che possa correre all'altezza minima da terra preventivata in galleria del vento senza incorrere nel porpoising.

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Per vedere se questa rivoluzione risolleverà le sorti della Ferrari bisognerà ora attendere il battesimo in pista della versione B della SF-23 che andrà in scena nel weekend del 21 maggio. Sarà a Imola dunque il vero banco di prova per le rosse: solo lì si potrà capire se si potrà tornare a lottare per le vittorie con le Red Bull o se invece bisognerà considerare anche questa stagione come un'ennesima stagione di transizione per la Scuderia del Cavallino.

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