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La Ferrari non fa come la Haas: ‘oscura’ lo sponsor ma conferma il suo pilota russo

Il team F1 della Ferrari in seguito all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha deciso di oscurare lo sponsor russo Kaspersky durante i test in Bahrain (contratto in stand-by) e di confermare il pilota russo Robert Shwartzman come collaudatore ufficiale a Maranello.
A cura di Michele Mazzeo
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La guerra in Ucraina continua a produrre conseguenze anche nel mondo della Formula 1 che prosegue nel suo boicottaggio nei confronti della Russia che questo conflitto lo ha scatenato e delle singole scuderie. Il Circus dopo aver estromesso Sochi dal calendario del Mondiale 2022 e stracciato l'accordo per il GP di Russia che aveva scadenza 2025, ha rescisso anche il contratto con l'emittente russa Match TV togliendole i diritti di ritrasmissione.

Per quanto riguarda i team quello che ha avuto le maggiori ripercussioni è stato certamente la Haas che in seguito all'invasione dell'Ucraina da parte della Russia ha deciso di recedere unilateralmente il ricco contratto di sponsorizzazione con la società russa Uralkali, di proprietà del magnate russo Dmitry Mazepin (inserito di recente nella black list dell'Unione Europea per i suoi stretti legami con Vladimir Putin), e quello del figlio di quest'ultimo, il pilota Nikita Mazepin che proprio grazie ai soldi del padre nel 2021 si era assicurato uno dei due sedili della scuderia statunitense e che ora è stato invece sostituito con Kevin Magnussen.

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Si è mossa in modo diverso invece la Ferrari. La società della casa di Maranello ha preso infatti apertamente posizione contro la Russia fermando la produzione per il mercato russo e facendo una maxi-donazione in favore del popolo ucraino, ma la scuderia di Formula 1 del Cavallino ha scelto una strada diversa. Per quanto riguarda l'accordo di sponsorizzazione con il colosso russo Kaspersky difatti si è optato per una "sospensione momentanea": in occasione dei test in Bahrain attualmente in corso i loghi dell'azienda sono stati oscurati e non compaiono né  sul "muro degli sponsor" al box né sui caschi di Charles Leclerc e Carlos Sainz, dove al suo posto appare l'hashtag #EssereFerrari. Ad oggi però la partnership però resta attiva e il contratto va avanti.

Nessuna decisione invece presa dalla Team F1 della Ferrari per quanto riguarda il pilota russo Robert Shwartzman, cresciuto nella Driver Academy di Maranello, e oggi collaudatore della Scuderia del Cavallino. Così come consentito dalla FIA (che ha dato il permesso ai piloti russi di partecipare alle competizioni internazionali ma solo come atleti neutrali), la Ferrari per il momento non ha preso alcun provvedimento nei riguardi del 22enne di San Pietroburgo confermandolo nel ruolo di tester e, salvo cambi di programma, permettergli di disputare due sessioni di prove libere nel corso di altrettanti GP nel Mondiale di Formula 1 2022.

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