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La Ferrari ha trovato qualcosa di nuovo a Melbourne, lavoro segreto sulla SF-23: “Funziona”

I risultati disastrosi in avvio di Mondiale di Formula 1 2023 non frenano l’ottimismo in casa Ferrari: nell’ultima gara di Melbourne gli aggiornamenti segreti portati sulle SF-23 di Leclerc e Sainz hanno funzionato, gli ingegneri di Maranello sembrano aver trovato la giusta direzione per risolvere i problemi della monoposto per il prosieguo della stagione.
A cura di Michele Mazzeo
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Nonostante il disastroso risultato ottenuto alla fine della folle gara del GP d'Australia che ha portato la Ferrari a dover fare i conti con il peggior inizio nel Mondiale di Formula 1 da tredici anni a questa parte, a Maranello c'è uno strano ottimismo. E non solo perché, dopo aver richiesto il diritto di revisione della penalità comminata a Carlos Sainz, c'è la possibilità che venga restituito il quarto posto (e i 12 punti nelle classifiche iridate) allo spagnolo. A Melbourne infatti per la prima volta in stagione gli ingegneri del Cavallino sembrano aver finalmente intrapreso la giusta strada per risolvere i problemi della fin qui deludente SF-23.

Nel weekend australiano infatti, a far da contraltare agli errori dei due piloti, c'è il fatto che sono state apportate delle modifiche, molte delle quali rimaste giustamente segrete, alla vettura di Leclerc e di Sainz e che queste hanno dato le risposte sperate. La conferma di ciò arriva direttamente dal team principal Frederic Vasseur: "Per l'Australia abbiamo intrapreso una diversa direzione per lo sviluppo e penso che abbia funzionato. Siamo stati in grado di portare un paio di aggiornamenti. Prima dell'inizio della stagione c’è sempre un piano di sviluppo. Poi devi adattarlo in base alle circostanze e alla competitività dell'auto. Abbiamo portato dei buoni aggiornamenti a Melbourne e continueremo in questa direzione" ha infatti detto il francese nel corso di una conferenza stampa andata in scena prima delle brevi vacanze pasquali.

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Evidente dunque che l'ottimismo derivi dal fatto che il team che si occupa dello sviluppo della monoposto guidato da Enrico Cardile e Diego Tondi sembra aver trovato le prime correzioni funzionali a migliorare le performance della monoposto che sarà ora aggiornata continuamente fino al weekend di Barcellona dove debutterà la SF-23 Evo che sarà una vera e propria versione B della macchina con cui Leclerc e Sainz hanno disputato le prime tre gare della stagione ma non una monoposto con un concept completamente diverso: "Sembra che la direzione intrapresa per lo sviluppo sia buona. Abbiamo fatto un buon salto in avanti tra la seconda e la terza gara. Tra Miami, Imola e Barcellona avremo delle novità in macchina e cercheremo di rispettare il piano. Faremo degli aggiustamenti al bilanciamento aerodinamico, che era decisamente migliore in Australia e continueremo in questa direzione. Non sarà una macchina B, gli sviluppi non saranno qualcosa di radicalmente diverso. Continueremo a sviluppare questa auto" ha difatti aggiunto Vasseur.

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Il team principal del Cavallino ha voluto mantenere segreto il lavoro fatto sulla SF-23 a Melbourne che ha di fatto riportato un po' di ottimismo in vista del prosieguo del Mondiale di Formula 1 nella scuderia del Cavallino contrariamente a quanto i risultati ottenuti nelle prime tre gare lascino invece presupporre: "Non rivelerei mai cosa abbiamo fatto alla macchina e come ha impattato sull’aerodinamica. Abbiamo cercato qualcosa di più consistente e sembra che ci siamo riusciti" ha infatti chiosato sull'argomento il manager transalpino mantenendo il mistero sugli aggiornamenti portati nel GP d'Australia che hanno migliorato le prestazioni della monoposto.

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Lo stesso Vasseur ha però lasciato intuire su cosa sia lavorato e quali siano stati i risultati ottenuti da questi aggiornamenti top-secret portati sulla SF-23 nel weekend di gara australiano: "Abbiamo sempre la sensazione di non essere troppo lontani dal lottare con Red Bull per la pole in qualifica, ma poi siamo più lontani in gara. Il vantaggio di Red Bull in gara a Melbourne è stato molto più basso e questo deriva anche dalla possibilità per i nostri piloti di spingere al limite con il pieno di benzina e gomme diverse. Se hai un'auto troppo nervosa, in qualifica riesci a gestirla su un solo giro con le gomme nuove, ma nell'arco di un'intera gara è più difficile. Nelle ultime due gare abbiamo lavorato in questa direzione" ha difatti spiegato il team principal della Ferrari.

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Parole, quest'ultime, che lasciano intendere che a Maranello vi sia la convinzione di aver intrapreso la strada giusta per risolvere i problemi di porpoising, altezza minima da terra e posteriore nervoso (e di conseguenza della gestione del degrado gomme, soprattutto una volta montate le hard) che non hanno permesso a Leclerc e Sainz di estrarre il massimo potenziale dalla vettura né in Bahrain, né a Jeddah. Ora non resta da capire se questo basterà per riscavalcare Aston Martin e Mercedes e tornare quantomeno la seconda forza in griglia alle spalle di quella Red Bull che ad oggi appare irraggiungibile. E già nel prossimo weekend di gara a Baku, dove non saranno però portati nuovi aggiornamenti sulla SF-23, si attendono conferme a riguardo.

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