La Ferrari ha scoperto la causa del fallimento in Bahrain: commesso un errore disarmante
L'esordio nel Mondiale di Formula 1 2023 è stato deludentissimo per la Ferrari che arrivava al GP del Bahrain con grandi aspettative. Il ritiro di Charles Leclerc a causa di un improvviso guasto alla sua monoposto (doppiamente preoccupante perché sembra riguardare la parte elettronica che appena due ore prima dal via della gara era stata sostituita) mentre si trovava in terza posizione non è stata infatti l'unica notizia negativa con cui la scuderia di Maranello ha dovuto fare i conti nel corso della prima gara della stagione. E nemmeno la più allarmante.
A preoccupare in vista del prosieguo del campionato appena cominciato è infatti soprattutto l'enorme gap dalle dominanti Red Bull di Verstappen e Perez (che si sono anche permessi il lusso di rallentare l'andatura nell'ultimo quarto di gara) e l'imbarazzante differenza di passo con le gomme hard rispetto alla sorprendente Aston Martin di uno straordinario Fernando Alonso che ha passato agevolmente l'unica SF-23 rimasta in pista estromettendo dal podio Carlos Sainz (che nel finale ha rischiato anche di vedersi superato da Hamilton a bordo di una Mercedes poco performante).
Ci si aspettava una Ferrari che girasse un secondo al giro più veloce rispetto alla F1-75 della passata stagione (questo dicevano i dati del simulatore) e invece a Sakhir ci si è dovuti scontrare con la realtà della pista che racconta di un'andatura simile alla vecchia vettura (mentre la RB19 rifilava in media sei decimi a tornata alla RB18 con cui lo scorso anno il team austriaco ha fatto man bassa di vittorie e titoli). Inevitabile dunque che questa situazione abbia creato un alone di pessimismo tra i tifosi del Cavallino e anche tra gli addetti ai lavori in vista del prosieguo del Mondiale con George Russell che si è spinto addirittura a prevedere una Red Bull capace di vincere tutte e 23 le gare in calendario.
La rivelazione fatta dal team principal della Ferrari Fred Vasseur però, se da un lato è inquietante, dall'altro dà speranza ai tifosi del Cavallino riguardo al vero potenziale della SF-23. Il francese ha infatti ammesso che dietro le non esaltanti prestazioni della nuova vettura nel GP del Bahrain c'è un clamoroso errore di valutazione commesso dal team: ad essere sbagliato sarebbe infatti il setup scelto per le monoposto di Leclerc e Sainz per questa prima gara stagionale.
Gli uomini della scuderia di Maranello infatti, per cercare una maggiore velocità di punta in rettilineo, hanno deciso di mettere in pista nel GP del Bahrain entrambe le Ferrari con un assetto aerodinamico scarico. Di certo una mossa molto azzardata su un tracciato con asfalto abrasivo e che, per questo motivo, solitamente si affronta con un carico aerodinamico medio/alto. E sarebbe stata dunque questa decisione ad aver causato la carenza di grip negli pneumatici posteriori e di conseguenza l'aumento del degrado delle gomme e quindi inevitabilmente ad avere un passo più lento anche con le mescole più dure con cui invece nei test la SF-23 aveva brillato.
La conferma che l'azzardata scelta di gareggiare sul circuito di Sakhir con un setup a basso carico aerodinamico fosse stata già pianificata a tavolino dalla Ferrari prima dell'inizio del weekend di gara, arriva dal fatto che la scuderia di Maranello aveva portato in Bahrain un solo esemplare di ala più carica con il supporto mono-pilone (quella che è testata con risultati pessimi nelle Libere da Leclerc) e non i quattro necessari (due da montare sulle monoposto e due da tenere per riserva) per affrontare la gara con entrambi i piloti. Alla luce di ciò sembra dunque che dietro il pessimo rendimento delle SF-23 nel primo gran premio dell'anno vi sia "solo" un clamoroso errore di valutazione commesso dal team. Una inquietante notizia che però lascia ben sperare riguardo al potenziale della Ferrari in questo Mondiale di Formula 1 2023.