La Ferrari ha imposto delle condizioni alla Haas per l’accordo con Toyota: “Ci ha inviato un elenco”
La partnership tecnica tra la Haas e la Toyota ha provocato un inevitabile tumulto nel paddock della Formula 1 che, già a partire dal prossimo GP degli Stati Uniti, si troverà a dover fare i conti, seppur non come motorista, con un colosso automobilistico con grande e vincente esperienza ai massimi livelli del motorsport. Inevitabile che la Ferrari, che fino ad oggi vedeva in quello statunitense più un che un semplice team clienti (quasi una vera e propria squadra satellite), sia quella maggiormente interessata all'accordo tra la scuderia di Gene Haas e la squadra corse della Toyota (la Gazoo Racing è la principale antagonista del Cavallino Rampante nel WEC) e che abbia annusato il rischio di perdere l'unico alleato in F1 ancora rimasto fedele a Maranello (dopo che la Sauber è passata nelle mani dei tedeschi di Audi).
Inevitabile dunque che, nella fase di trattativa, il team principal Frederic Vasseur sia intervenuto in prima persona affinché questa nuova partnership non influisse in alcun modo su quella già in essere tra Haas e Ferrari. Prima di dare il proprio benestare il francese ha voluto delle garanzie dalla compagine a stelle e strisce e, come rivelato dal suo omologo in Haas Ayao Komatsu, e a tal proposito ha inviato una lista di paletti che la Haas avrebbe dovuto rispettare nel determinare la partnership tecnica con il colosso nipponico (che ha comunque specificato di non avere alcuna intenzione di tornare come costruttore in Formula 1). "La Ferrari ci ha inviato un elenco con alcuni requisiti (che doveva avere l'accordo con Toyota, ndr) affinché garantissimo loro questo, questo e questo. Ma questo è ciò che avremmo fatto comunque, quindi è stato tutto abbastanza diretto e molto collaborativo da tutte le parti" ha difatti rivelato il team principal della Haas dopo aver ufficializzato la partenrship con la Toyota.
Nello specifico i dubbi della Ferrari erano inerenti l'utilizzo della galleria del vento e del simulatore a Maranello (la Toyota dispone infatti di un simulatore e una galleria del vento in Germania, a Colonia), il rispetto degli accordi commerciali stipulati in passato (anche per quel che riguarda l'acquisto delle altre componenti, oltre la power unit, che attualmente acquista dal Cavallino Rampante) e che non venga in nessun modo intaccato il rapporto di fiducia e di stretta collaborazione costruito negli anni.
"Il rapporto tra la Haas e la Ferrari è il fondamento, quindi sono entrato in azienda con la convinzione assoluta che dovessero comprendere appieno questa cosa. Se (in Ferrari, ndr) avessero pensato che l'alleanza Toyota-Haas avrebbe rappresentato una minaccia per loro, non avrebbe funzionato. Quindi mi sono assicurato che non fosse così. E tramite Kaji-San, Toyota era totalmente a bordo e chiara fin dal primo giorno" ha difatti spiegato Komatsu.
I colloqui tra Haas e Toyota sono iniziati all'inizio del 2024 e, dopo pochi mesi, nel momento in cui hanno capito che la partnership potesse andare in porto, hanno coinvolto la Ferrari, in quanto la trasparenza con essa rappresentava una parte fondamentale dell'accordo. "Lavoriamo con la Ferrari dal primo giorno, quindi ci capiamo molto bene. Inoltre, ho parlato con Fred (Vasseur, ndr) di questa collaborazione fin dall'inizio. La chiave è stata essere stati trasparenti e chiari in termini di impegno e di perimetro fin dal primo giorno, in modo che tutte le parti fossero informate. La partnership Ferrari-Haas è la base e sarà sempre la base. Questa partnership (con Toyota, ndr) non ha lo scopo di eliminarla, bensì di migliorare quella partnership fondamentale con la Ferrari" ha difatti concluso il team principal della scuderia americana spiegando il coinvolgimento della Ferrari in fase di trattativa con Toyota.
E, stando a quanto riporta Racingnews365.com, tutti i paletti presenti nella lista inviata dalla Ferrari alla Haas affinché potesse dare il suo benestare alla partnership tecnica con la Toyota Gazoo Racing sarebbero stati rispettati. Il team statunitense dovrebbe infatti continuare ad utilizzare il simulatore e la galleria del vento di Maranello, a comprare tutte le componenti permesse dal regolamento dalla Ferrari (compreso il cambio) e a prolungare la propria partnership con Dallara per quel che riguarda la ciclistica.