La Ferrari ha deciso quando darà ordini di scuderia tra Leclerc e Sainz: solo in un caso
La Ferrari è tornata a vincere dopo quasi tre mesi e ha trionfato in Gran Bretagna dopo dieci anni esatti. Il successo di Carlos Sainz è stato importante, soprattutto per lui che mai aveva trionfato nel circus. Ma la vittoria della scuderia italiana però non è stata celebrata con tutti i crismi, e anzi a tratti è sembrato quasi che ci fosse più dispiacere che gioia, considerato che a un certo punto la gara ce l'aveva in pugno Charles Leclerc, che invece è stato ‘vittima' di una strategia particolare che lo ha penalizzato. Il monegasco ha chiuso quarto, in una gara in cui Verstappen ha annaspato, e ha così gettato un'occasione di ridurre il gap con il suo rivale. Le polemiche sono montante velocemente. Leclerc ha cercato di farne poche, ma comunque si è preso a fine gara una ramanzina dal team principal Binotto, che a bocce ferme ha spiegato perché la Ferrari ha attuato quel tipo di strategia.
Binotto commentando la gara di Silverstone ha esaltato Sainz, pilota di sicuro affidamento per la Ferrari che ha vissuto un weekend in Gran Bretagna un fine settimana indimenticabile: "Il mio giudizio su Carlos non è cambiato. Sono soddisfatto della sua performance, non solo in gara ma di tutto il weekend. Sta migliorando costantemente la sua confidenza con la macchina e la capacità di gestione, anche in condizioni difficili. La prima vittoria era solo questione di tempo, lo sapevamo dall’inizio. Vederlo salire sul gradino più alto del podio è stato non solo fantastico per lui, ma anche per tutta la squadra".
Ma soprattutto l'uomo che è al ponte di comando della Ferrari ha parlato di Leclerc, che aveva la chance di vincere il quinto Gp della carriera e che la gara l'ha chiusa al quarto posto: "Capisco perfettamente che fosse deluso. Aggiungo che la delusione di Charles è anche la nostra: si vince e si perde insieme. Nessuno può dirsi soddisfatto del suo risultato, perché Charles ha guidato in maniera straordinaria e ha dimostrato per l’ennesima volta il suo eccezionale talento come pilota. Si meritava senz’altro la vittoria, e non ci fosse stata la safety car l’avrebbe conquistata".
Parole giuste ma abbastanza prevedibili quelle di Binotto, che ha spiegato le mosse della Ferrari, che non ha ‘agevolato' Sainz a scapito di Leclerc. Non è stato dato un ordine di scuderia nella prima parte di gara, perché non serviva. Poi l'ordine di scuderia c'è stato quando lo spagnolo ha lasciato passare Leclerc, perché c'era un arrembante Hamilton. Successivamente quando è arrivata la Safety Car (a causa di Ocon) la Ferrari ha deciso di far cambiare le gomme solo a Sainz.
Binotto ha spiegato il principio della Ferrari, un principio molto chiaro, che cozza con quello della Red Bull, che punta tutto su Verstappen, o con quello della Mercedes, che in passato ha sacrificato Bottas per Hamilton: "Per noi la priorità continua a essere massimizzare il risultato di squadra. Gli ordini di scuderia arrivano solo quando questo è a repentaglio. È successo durante il secondo stint, quando abbiamo chiesto a Carlos di cedere la posizione perché non era abbastanza veloce e i nostri avversari ci stavano per raggiungere". Per la Ferrari quindi l'obiettivo è la vittoria, indipendentemente dal pilota che è al comando. Quindi non si protegge e si preferisce Leclerc rispetto a Sainz perché è davanti in classifica, ma si protegge solo la possibilità di vincere un Gran Premio.
Il numero uno della Ferrari ha motivato la decisione del mancato pit stop di Leclerc, che essendo leader non aveva bisogno di cambiare le gomme. E prende ad esempio la strategia usata da Hamilton nel Gp di Abu Dhabi 2021 (anche se poi Lewis perse la gara e il titolo): "Non c’è niente di strano nella nostra strategia. La priorità era come sempre chi sta davanti, in questo caso Charles. Aveva gomme più fresche, se lo avessimo fermato i nostri avversari avrebbero optato per una strategia opposta e avrebbero guadagnato posizioni, avendo peraltro delle gomme quasi nuove. È la stessa strategia utilizzata per Lewis Hamilton nella gara di Abu Dhabi lo scorso anno: non è rientrato ai box. Con Carlos abbiamo optato per una strategia opposta in modo da non perdere nessuna possibilità. Se non l’avessimo fatto, mettendo entrambi i piloti sulla medesima strategia, avremmo rischiato di perdere la gara consegnando letteralmente la vittoria ai nostri avversari".
Binotto infine ha smentito che Sainz non abbia rispettato le indicazioni della Ferrari, che in un team radio, quando la gara stava ripartire, gli aveva chiesto di lasciare un po' di spazio a Leclerc durante la ripartenza: "Carlos non ha ignorato le indicazioni della squadra, ci ha chiarito che doveva proteggersi dai nostri avversari, e in questo modo stava anche proteggendo il nostro vantaggio. Eravamo tutti allineati su questo. Mi rendo conto che senza avere un quadro complete della situazione, si possa avere la sensazione che Carlos non sia un team player. Pensiamo però che pochi giri prima aveva ceduto la sua posizione senza alcuna esitazione o lamentela, dimostrando chiaramente che per lui la squadra viene prima di tutto".