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La Ferrari fa paura: una soffiata alla FIA fa saltare il primo giorno di test a Fiorano

Dietro la richiesta della FIA che ha costretto la Ferrari cambiare in extremis i propri programmi per il test privato a Fiorano (accorciato di un giorno e disputato con una monoposto del 2018 anziché con la SF21) ci sarebbe stata una soffiata da parte di un altro team che prenderà parte al Mondiale di Formula 1 2022.
A cura di Michele Mazzeo
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Manca ancora un mese all'inizio della nuova stagione (con il primo test preseason in programma a Barcellona dal 23 al 25 febbraio) ma in Formula 1 il clima sembra già essere incandescente. Il possibile ritorno al vertice della Ferrari, atteso dopo la rivoluzione tecnica che prenderà il via con il nuovo Mondiale, sembra già spaventare gli avversari che avrebbero già iniziato le manovre di disturbo nei confronti del Cavallino nella fase preparatoria al campionato 2022.

Da alcune indiscrezioni circolanti nel paddock emergerebbe infatti che dietro l'improvviso cambio di programma della Ferrari, costretta ad annullare il primo giorno di test a Fiorano e sostituire la vettura con cui far girare nei tre giorni successivi i piloti Charles Leclerc e Carlos Sainz e il collaudatore Robert Shwartzman sulla pista di casa, ci sarebbe stata una soffiata alla FIA da parte di uno degli altri team che prenderanno parte al Mondiale di Formula 1 2022.

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Questa squadra avrebbe difatti fatto notare alla Federazione Internazionale come, l'accordo trovato per cambiare il regolamento riguardo alle auto da utilizzare durante i test privati non sia ancora stato ratificato e pertanto non ancora in vigore. Nell'ultima riunione della Commissione F1 infatti tutti i team e i rappresentanti FIA erano d'accordo sul fatto che, contrariamente a quanto previsto nelle passate stagioni (dove si dovevano utilizzare macchine vecchie di almeno due anni), quest'anno si potessero usare le monoposto del 2021 in quanto completamente diverse da quelle con cui si correrà nel Mondiale 2022 (con le quali si tornerà al concetto aerodinamico di effetto suolo), ma l'aggiornamento al regolamento non è stato ancora ufficializzato dalla Federazione.

Da qui nascerebbe quindi la segnalazione giunta alla FIA che si sarebbe dunque trovata costretta a chiedere alla Ferrari all'ultimo minuto di non utilizzare la SF21 nel test di Fiorano stravolgendo di fatto i piani del Cavallino che, per evitare di aprire una ingarbugliata controversia regolamentare, ha quindi deciso di assecondare tale richiesta. Questo ha però inevitabilmente stravolto i piani della squadra di Maranello che è stata costretta quindi a rimettere in sesto in fretta e furia una SF71H del 2018 e accorciare da quattro a tre giorni il programma per permettere a Leclerc e Sainz di riprendere confidenza con una monoposto da F1 dopo la pausa invernale e a Shwartzman di cominciare la sua nuova avventura come test driver. A dare il via alle prove nel pomeriggio di mercoledì 26 gennaio infatti sarà proprio il collaudatore russo mentre i due piloti titolari entreranno in azione solo giovedì alternandosi sulla vettura (aprirà lo spagnolo che nel pomeriggio poi lascerà il posto al monegasco), venerdì infine sarà nuovamente Shwartzman a portare a termine i lavori di questi primi test stagionali della Rossa tinti di giallo.

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