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La Ferrari azzarda a Montreal e viene premiata: la strategia del muretto è perfetta

Le scelte prese ai box hanno aiutato Leclerc e Sainz a completare una grande rimonta: il 4° e il 5° posto sono un grande risultato rispetto alle difficoltà nelle qualifiche e ai brividi per quanto accaduto al monegasco nel giro di ricognizione.
A cura di Maurizio De Santis
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La grande rimonta delle Ferrari nel Gran Premio del Canada.
La grande rimonta delle Ferrari nel Gran Premio del Canada.

La buona notizia è che nel Gran Premio del Canada la strategia della Ferrari ha funzionato. E tanto basta per cantare vittorie dopo aver spazzato via i (soliti) dubbi legati a un sabato complicato sotto il profilo delle qualifiche, quell'aura di negatività che aveva fatto capolino (anche) a pochi istanti dall'allineamento in griglia (per la partenza per la sostituzione del fondo della vettura di Leclerc, danneggiato nel giro di ricognizione) oppure per quel bloccaggio improvviso dell'anteriore destra dell'auto del monegasco.

La buona notizia è che la gara delle Rosse è sembrata finalmente incoraggiante: ha funzionato il piano del muretto, che ha concordato con i piloti la sosta per il cambio gomme poco oltre la metà della corsa (39° giro per Sainz, 40° per Charles); ha pagato la scelta di un primo stint con gomme medie molto lungo e ritmo sostenuto anche con le dure, gestite con la parsimonia di chi se l'è fatte bastare per raggiungere il miglior risultato possibile, consapevole che avrebbe pagato un conto salato sull'asfalto di Montreal; ha dato frutti sperati la scelta di non richiamare ai box i piloti in regime di Safety Car.

La strategia del muretto in regime di safety car e cambio gomme ha funzionato.
La strategia del muretto in regime di safety car e cambio gomme ha funzionato.

Perché quest'ultima opzione? Sono riusciti a liberarsi dall'impedimento provocato da macchine meno veloci e soprattutto è stato possibile sfruttare il passo ritrovato della SF-23. Morale della favola: sono arrivati un quarto (Leclerc, +18″ da Verstappen dominatore assoluto del Mondiale di F1) e un quinto piazzamento (Sainz, +3″ dal compagno di team) che, tutto sommato, possono essere ritenuti soddisfacenti per come s'erano messe le cose alla vigilia.

Scattare da là dietro, nel caos della 10ª e dell'11ª posizione, oltre a essere deprimente ha rischiato di trasformare l'ennesimo week-end del Cavallino in una sofferenza. Invece no, questa volta la pista del Canada regala alla Casa di Maranello quel piccolo morso di felicità in una stagione difficile. È la definizione che danno i tifosi della Ferrari dopo aver assistito alle prestazioni delle monoposto. Dopo una qualifica difficile, partendo dalla decima e undicesima posizione, è stata una grande inversione di tendenza in gara con una strategia senza sbavature.

La gara di Montreal, però, è solo un punto di partenza. Basta ascoltare le parole di Leclerc: "È stata la miglior Ferrari dall’inizio della stagione", ha commentato Leclerc. È presto per sorridere: "Lo farò solo quando vincerò, il quarto posto non è quel che voglio". La riprova di avrà tra due settimane, quando a partire dal week-end del 2 luglio il circo dei motori mette piede in Europa: si parte dal tracciato di Spielberg, in Austria, in casa Red Bull.

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