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La domenica nera di Valentino Rossi, in un video le cause della caduta a Le Mans

Valentino Rossi lo aveva spiegato alla vigilia della gara di Le Mans: “In curva soffriamo in accelerazione e a gas aperto la moto si muove molto, anche fra una curva e l’altra”. Ecco perché la sua Yamaha in curva 3 deve averlo tradito: scivolato sulla pista, non è più riuscito a far ripartire la moto. Gli succede di nuovo dopo aver mancato l’opportunità di andare a punti nei Gran Premip di Emilia-Romagna e di Catalogna.
A cura di Maurizio De Santis
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Riavvolgiamo il nastro e portiamo la sequenza videoclip alle libere e poi alle qualifiche del Gran Premio di Francia. A Le Mans, Valentino Rossi aziona il rewind e – alla luce del brutto scivolone che lo ha messo subito fuori causa sulla pista transalpina – ripercorre i momenti clou di un week-end amaro. L'ennesimo, il terzo consecutivo. Doveva (e poteva essere) quello del riscatto dopo due ritiri consecutivi, s'è rivelato un incubo considerato l'esito: prima è scivolato all'altezza della curva 3 poi, nel tentativo di riavviare la moto, è stato costretto ad arrendersi. Ha alzato bandiera bianca, attendendo che arrivassero i commissari di gara che lo aiutassero a caricare sul furgone il mezzo in avaria.

La sua Yamaha si è spenta, per il ‘dottore' si tratta del terzo zero consecutivo nel Mondiale 2020. Le premesse, del resto, non erano state positive. Anzi, lo stesso Valentino aveva raccontato delle difficoltà incontrate e dell'impossibilità di guadagnare punti per sperare in un guizzo mondiale.

Dalla quarta fila è tutto molto complicato, perché sono in tanti a essere veloci sul dritto e anche in curva – aveva spiegato dopo le qualifiche -. In curva soffriamo in accelerazione e a gas aperto la moto si muove molto, anche fra una curva e l’altra.

Si muove molto… anche tra una curva e l'altra: ecco cosa deve essere successo quando, nella mischia poco dopo la partenza, il veicolo a bordo del quale correva ha fatto le bizze fino a disarcionarlo. La gara è durata meno di un giro e quando Valentino ha capito che il motore della Yamaha lo aveva lasciato a piedi, null'altro ha potuto fare che fare un gesto di stizza e cedere (ancora una volta) alla malasorte. Il pilota di Tavullia ha abbandonato la pista allargando le braccia, in segno di resa e di delusione. Gli succede di nuovo dopo aver mancato l'opportunità di andare a punti nei Gran Premi di Emilia-Romagna e di Catalogna.

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