La delusione di Vettel dopo Monza: “Ho sbagliato, non sono contento di me stesso”
Nel giorno della festa Ferrari, capace di tornare a vincere il GP d'Italia dopo 9 anni di digiuno grazie a Charles Leclerc, l'unico volto triste è quello di Sebastian Vettel; per il tedesco quella di Monza è una gara da dimenticare, iniziata dalla quarta casella dello schieramento dopo una qualifica che lo ha visto tradito dal gioco delle scie e terminata, di fatto, quando si è girato colpendo Stroll nel tentativo di rientrare in pista e rimediando una penalità di 10 secondi che lo ha relegato nelle retrovie.
Il tedesco fa mea culpa
Il quattro volte campione del mondo ha vissuto forse uno dei suoi peggiori weekend in quella che, per forza di cose, doveva essere la gara del riscatto; un rapporto complicato quello vissuto da Vettel con Monza dove non è mai riuscito a vincere da quando guida per la Ferrari e che, ancora una volta, lo ha visto protagonista in negativo proprio nel giorno in cui il suo compagno di squadra conquista definitivamente il cuore dei tifosi Ferrari. Il tedesco, però, non cerca scuse per quanto successo in pista:
Ho commesso un errore, non sono contento di me stesso. Ho perso il posteriore entrando in curva e la gara da lì è stata compromessa. Ho faticato a ripartire, ho messo l'antistallo, era impossibile vedere chi arrivava da sinistra e così ho colpito Stroll – ha confidato ai microfoni di Sky -. Se sulla mia gara ha influito quanto successo ieri in qualifica? No, ero di buonumore, non ha avuto impatto.
Prosegue, quindi, il periodo complicato vissuto da Vettel, a secco di vittorie ormai da 22 gare e finito in un tunnel del quale sembra difficile vedere la luce. Per il tedesco, inoltre, oltre al danno di una gara da dimenticare arriva anche la beffa con il sorpasso in classifica da parte di Leclerc; il monegasco, adesso, ha 13 punti di vantaggio sul proprio compagno di squadra con sole tre lunghezze di ritardo dal 3° posto occupato da Max Verstappen. Adesso ci sarà una settimana di pausa, poi l'appuntamento di Singapore che rappresenterà, per Vettel, l'ennesima e forse ultima occasione per riconquistare un ruolo che, in Ferrari, sembra non appartenergli più.