La Dakar è diventata un Rally Raid per soli ricchi: quanto costa partecipare alla corsa nel deserto
Nonostante sia stata stravolta rispetto al modello originale ancora oggi la Dakar mantiene intatto il suo fascino di Rally Raid più duro al mondo. Tutti i piloti e gli amanti del brivido sognano infatti di misurarsi con la corsa a tappe nel deserto più impervia e pericolosa, ma non tutti possono realizzare questo sogno anche se è una delle poche competizioni di questa portata a permettere l'iscrizione anche a piloti "privati". Anzi, in realtà, oggi sono in pochissimi coloro che possono pensare di mettersi alla prova dato che la partecipazione a quella nata come Parigi-Dakar nel 1979 dall'idea di Thierry Sabine oggi ha dei costi che pochissimi piloti possono permettersi se non supportati da ricchi team o sponsor disposti a sovvenzionare l'impresa.
In occasione della Dakar 2023, attualmente in corso in Arabia Saudita, infatti ci siamo chiesti quanto costa partecipare al Rally Raid più prestigioso al mondo in una delle categorie principali. Ovviamente abbiamo notato che c'è una prima grande differenza in base al tipo di mezzo con cui si corre, vale a dire moto, auto o camion. Considerando tutti i costi che deve sostenere un singolo pilota infatti abbiamo appurato che l'opzione più economica (ma anche la più rischiosa ed impegnativa) è la partecipazione alla categoria Original by Motul (senza assistenza) se le riparazioni e la manutenzione del veicolo siano fatte dallo stesso pilota alla conclusione di ogni tappa.
In quest'ultimo caso infatti la spesa si aggira intorno ai 42mila euro (20mila euro una moto a noleggio, 16mila euro l'iscrizione, 2mila euro per i biglietti aerei di andata e ritorno, 2mila euro di pneumatici e 2mila euro di ricambi meccanici) a cui però si aggiungono eventualmente 17mila euro in più se la moto viene comprata nuova anziché essere affittata, ulteriori 15mila euro se si va con un meccanico al seguito e circa 10mila euro in più se si va con una roulotte da utilizzare come dimora: la cifra dunque può facilmente salire intorno a quota 85mila euro.
Nonostante si tratti comunque di cifre importanti, quelle della categoria Original by Motul non hanno niente a che vedere con le spese che deve sostenere con i camion o con le auto (classic o no). Per partecipare alla Dakar nella categoria riservata ai camion infatti servono più di 600mila euro. Solo per acquistare e rendere il mezzo adeguato al Rally Raid nel deserto infatti è necessario spendere tra i 150mila e i 250 mila euro, oltre alla quota d'iscrizione fissata a 40mila euro. A questi si aggiungono le spese per i meccanici al seguito, per l'assistenza, per i ricambi e per gli pneumatici di scorta (che costano intorno ai 1000 euro ciascuno) e tutti costi di viaggio e trasporto per e dall'Arabia Saudita.
Per quanto riguarda le auto invece il prezzo varia in base al tipo di veicolo. Considerando infatti una spesa di circa 200mila euro tra iscrizione (27mila euro), logistica (viaggi, trasporto, vitto, alloggio, bivacco e spostamenti) e altre spese necessarie (carburante speciale, budget extra per pezzi di ricambio, pneumatici BF Goodrich e squadra di meccanici), difatti, la grande differenza la fa il prezzo per acquistare o noleggiare e adeguare il veicolo affinché rientri nei parametri imposti dal regolamento.
Per un T1 tradizionale infatti il prezzo si aggira intorno ai 300mila euro per un costo complessivo per la partecipazione alla Dakar che si avvicina ai 500mila euro. Per un T1+ (Ultimate), la categoria nella quale partecipa il leggendario Carlos Sainz Senior (papà del pilota della Ferrari in Formula 1), il prezzo può salire addirittura fino a 800mila euro per il noleggio con il costo finale che può arrivare a sfiorare il milione di euro.