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La corsa più pericolosa al mondo miete la 267a vittima, è un massacro: morto Torras Martinez

Il Tourist Trophy è considerato la più selvaggia e pericolosa gara al mondo al punto da essere stata ribattezzata come “la corsa della morte”
A cura di Marco Beltrami
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Quando si gareggia al Tourist Trophy si è consapevoli del rischio a cui si va incontro. La storica corsa motociclistica che si corre dai primi anni del 900 ad inizio giugno nell'Isola di Man è considerata la più selvaggia e pericolosa al mondo al punto da essere stata ribattezzata come "la corsa della morte". L'ultima vittima è arrivata poche ore fa: Raul Torras Martinez è morto a seguito di un brutto incidente.

Il pilota 46enne si stava ben disimpegnando nella Supertwin TT, gara che conosceva bene avendovi esordito nel 2017 con 21 uscite all'attivo. Purtroppo per lui è stato fatale l'ultimo giro tra il 16° e il 17° miglio, quando la sua lunga esperienza non lo ha salvato. E pensare che Torras che faceva parte del Toll Racing Team aveva registrato nelle ore precedenti il suo giro più veloce di sempre, ottenendo il 20° posto nella gara Superstock. Tutto documentato poi sulle sue storie di Instagram, che ora sono ancora tristemente visibili

Uno degli ultimi post di Torras su Instagram
Uno degli ultimi post di Torras su Instagram

L'ufficialità del decesso è arrivata attraverso una nota degli organizzatori che hanno ricordato come "Raül sia stato lo spagnolo più veloce fino ad oggi ad aver completato il TT Circuit, ottenendo un totale di 18 statuette di bronzo". E pensare che il motociclista spagnolo aveva già visto la morte in faccia nel 2018, quando sul circuito di Macao in un incidente aveva rimediato delle gravi ferite multiple. Le sue parole dell'epoca furono: "Se abbiamo sette vite, ne ho lasciata una lì; sono rinato". Nonostante tutto Raül Torras aveva deciso di tornare a gareggiare, perché la moto faceva parte della sua vita.

Il Tourist Trophy dell'isola britannica di Man ha accumulato in più di un secolo di storia, più di 250 morti e solo in un'edizione a quanto pare non ci sono state vittime. Ma perché questa corsa è così pericolosa? Il tracciato stradale dello Snaefell Mountain Course di circa 61 chilometri, si snoda tra case, muretti, ostacoli naturali e non, con insidie costanti e condizioni climatiche differenti. Il TT  venne anche ridefinito come Gran Premio di Gran Bretagna dalla prima edizione del Motomondiale nel 1949 e fino al 1976, quando poi venne però escluso dal calendario iridato per l'eccessiva pericolosità del circuito.

Infatti Torras Martinez è stata la 267a vittima nella storia dell'evento, con ben sei concorrenti che sono morti l'anno scorso tra cui anche un padre e un figlio, Roger Stockton, 56 anni, e il passeggero 21enne Bradley nella gara riservata ai sidecar.

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