Jorge Martin si mostra dopo l’operazione: la mano appare deforme, ha viti nel radio e nello scafoide

Non sarà un recupero né facile né veloce quello di Jorge Martin. Il campione del mondo della MotoGP dovrà avere molta pazienza: con gli infortuni al polso non si scherza, bisogna andare cauti, visto che la mano è strumento di lavoro fondamentale per chi va in moto, con sollecitazioni fortissime. A sette giorni dall'operazione cui è stato sottoposto a piede, mano e avambraccio sinistri, il 27enne centauro spagnolo – che quest'anno dalla Ducati è passato all'Aprilia – si è mostrato in una foto su Instagram. Senza più tutori, la mano operata appare abbastanza deforme, almeno per quello che si può vedere.

Il febbraio horror di Jorge Martin: due operazioni a entrambe le mani
Peggio di così non poteva iniziare la nuova stagione col numero uno sulla moto per Martin, che era già caduto subito al debutto con l'Aprilia durante i test di Sepang lo scorso 5 febbraio, dovendo essere operato una prima volta alla mano destra. Poi sembrava sulla buona strada per un eccezionale recupero per il GP d'esordio in Thailandia (vinto domenica scorsa da Marc Marquez), ma è nuovamente caduto rovinosamente lunedì 24 febbraio durante l'allenamento ad Andorra su una moto da supermotard, procurandosi "la frattura complessa del radio, la frattura di alcune ossa carpali e una frattura calcaneare omolaterale".

Il ritorno in pista è lontano: out sicuramente in Argentina, in dubbio negli USA
Martin è stato operato il giorno dopo a Barcellona "con l'impianto di due viti a livello della frattura del radio ed una a livello dello scafoide sinistro per stabilizzazione e per favorire la guarigione", ha fatto sapere l'Aprilia. Anche se il messaggio che accompagna la foto mostrata da Martin è ispirato alla fiducia ("lavori in corso, grazie per il supporto, non vedo l'ora di tornare"), lo spagnolo dovrà attendere ancora prima di poter essere di nuovo alla partenza di un GP. Sicura la sua assenza nella prossima gara in Argentina (16 marzo), è in forte dubbio anche quella di Austin negli USA (31 marzo). La difesa del titolo sarà davvero molto difficile, partendo con un tale handicap.