Jorge Lorenzo in quarantena a Dubai: “Ne approfitto per perdere qualche chilo”
Lontano ma vicino grazie i social che in questi terribili giorni dell’emergenza Coronavirus (qui le ultime notizie e gli aggiornamenti in tempo reale) sono di compagnia per molte persone. Anche per Jorge Lorenzo che è ancora ospite del lussuoso Paramount Hotel di Dubai dove si è recato prima che quella di Covid-19 fosse dichiarata una pandemia globale.
Jorge Lorenzo in quarantena a Dubai
Negli Emirati Arabi Uniti “la situazione è (presumibilmente) migliore – ha raccontato su Instagram il cinque volte campione del mondo di motociclismo – , ma avrei perfettamente potuto essere nella mia casa di Lugano oppure in qualche altra città in Italia o in Spagna. Quanto sta accadendo ha stravolto i miei programmi ma adesso è tempo di fare ciò che è veramente importante: prendersi cura della nostra salute e di quella degli altri, che in questo caso è la stessa cosa”. “In questo momento – ha aggiunto in un altro post – restare a casa (o in una camera d’albergo se siete lontani da casa) è l’unico modo che abbiamo per restare al sicuro. Seguendo le regole torneremo alla normalità”.
Sempre su Instagram, Lorenzo ha reso partecipi i suoi fan delle giornate trascorse sulle dune del deserto di Dubai – al momento lo sceicco Hamdan Bin Mohammed Bin Rashid Al Maktoum ha adottato misure di contrasto che si limitano allo smart working e vietano di servire narghilè negli hotel e nei bar – e del brivido del lancio dalla Xline, la celebre teleferica tra i grattacieli della Marina, insieme all’amico Mario Ruiz, il rapper e youtuber colombiano ma diventato a tutti gli effetti spagnolo.
"Ne approfitto per perdere qualche chilo"
Adrenalina ma anche relax e qualche allenamento in hotel, come racconta nel collegamento video con un altro suo grande amico, il quattro volte iridato del Motomondiale e due della Superbike, Max Biaggi. “Le ore passano senza che me ne accorga, vado a letto molto tardi – dice Lorenzo in 4 Chiacchiere con..., la diretta Instagram che, da quando pure a Monte Carlo è scoppiata l’emergenza, è diventata un appuntamento fisso nei pomeriggi del Corsaro – . A Dubai – prosegue Lorenzo – non si può entrare ma si può uscire, anche se solo su prenotazione. Ma io sto bene qui, ho anche una cyclette in camera per allenarmi. Ho preso qualche chilo durante l’inverno e adesso ne approfitto per lavorare sodo per perderlo”.
Non mancano gli appelli per il rispetto delle misure di prevenzione (“Più restiamo isolati, prima abbracceremo di nuovo i nostri cari”) così come le domande sul suo ritiro dalle competizioni dopo appena un anno in Honda e il suo clamoroso ritorno in Yamaha come collaudatore. “Secondo me, è stata una scelta corretta. Per diciotto anni della mia vita sono stato un pilota professionista, sempre molto disciplinato e preciso, facendo molti sacrifici. Ora ho l’opportunità di lavorare per 14-15 giorni l’anno e senza pressioni: non devo guardare ai risultati o lottare contro il cronometro. Faccio una vita molto più tranquilla – assicura – . Non sono una persona che si innamora facilmente ma con la Yamaha ho vinto tre titoli MotoGP, quindi se devo dire qual è la moto che amo di più, dico senza dubbio dico la Yamaha”.