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Jean Todt spiazza tutti, la sua idea su Michael Schumacher: “Non è il più grande”

L’ex team principal della Ferrari ai tempi di Michael Schumacher, nonché suo grande amico anche oggi, Jean Todt ha spiazzato tutti rispondendo alla domanda su chi fosse a suo parere il più grande pilotta della storia della Formula 1. Secondo l’attuale presidente FIA il tedesco è stato ‘soltanto’ il miglior driver del suo tempo come lo sono stati tanti altri.
A cura di Michele Mazzeo
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Il nome di Jean Todt è inevitabilmente legato a quello del leggendario Michael Schumacher con il quale ha condiviso il periodo d'oro alla Ferrari e con il quale è da sempre molto amico. Il presidente della FIA è infatti una delle pochissime persone che possono andare a trovare a casa il sette volte campione del mondo costretto a vivere costantemente attorniato da medici da ormai quasi otto anni, vale a dire dal quel maledetto 29 dicembre 2013 in cui il tragico incidente sugli sci a Meribel ha stravolto la sua vita e quella della sua famiglia, ed è anche uno dei pochi che conosce le attuali condizioni del tedesco (ma, nel rispetto della volontà della moglie Corinna, mantiene il riserbo) .

Il 75enne francese dunque sia sul piano sportivo che su quello affettivo ha un legame quasi inscindibile con il sette volte campione del mondo e pertanto si era erroneamente portati a pensare che la sua risposta fosse stata scontata qualora gli fosse stato chiesto chi fosse per lui il più grande pilota della storia della Formula 1. Messo davanti alla domanda però la risposta di Jean Todt è stata tutt'altro che scontata. L'ex team principal della Ferrari infatti ha chiarito subito che non considera l'amico Michael Schumacher il più grande driver F1 di sempre, bensì ‘soltanto' il miglior pilota della sua epoca:

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"No. Non ho mai considerato Michael Schumacher il più grande pilota della storia perché penso che sia molto difficile da dire – ha detto infatti Jean Todt nel corso di un'intervista rilasciata all'emittente transalpina Canal+ –. La Formula 1 ha festeggiato il suo 70° anniversario non molto tempo fa. Penso che ci siano piloti migliori in epoche diverse. Ricordiamo Fangio, era il miglior pilota del suo tempo. Così Michael era il miglior pilota del suo tempo. E oggi possiamo dire che Hamilton è il miglior pilota del suo tempo – ha poi spiegato l'attuale presidente della FIA –. Ma lo stesso vale anche per Jim Clark, che era il miglior pilota del suo tempo.

Spesso ogni dieci anni c'è un pilota diverso che ha primeggiato. Poi si può provare a quantificarlo usando i titoli, ma nei campionati vinti da Fangio per esempio ci sono stati otto gran premi all'anno – ha poi proseguito il francese –. Potevi cambiare la macchina durante la gara, potevi prendere la macchina del tuo compagno di squadra. Il sistema di punteggio era diverso. Le cose sono diverse – ha quindi concluso l'ex team principal della Ferrari più vincente di sempre –, quindi non credo che si possano confrontare. Ma è così in ogni sport".

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