Jean Todt nomina Schumacher e si commuove al gala della FIA: “Michael mi manca, è parte di me”
Dopo 12 anni Jean Todt non è più presidente della Federazione Internazionale dell'Automobile: il 75enne francese, che nel 2009 aveva preso il posto di Max Mosley, ha ceduto la carica allo sceicco di Dubai Mohammed Ben Sulayem, eletto col 61% dei voti. Il passaggio di consegne è avvenuto al gala della FIA che si è tenuto giovedì scorso a Parigi e che è stato disertato da Lewis Hamilton e Toto Wolff in segno di protesta dopo il contestatissimo finale del GP di Abu Dhabi che ha consegnato il Mondiale di Formula 1 a Max Verstappen.
Nel suo discorso di commiato, c'è stato un momento in cui la voce di Todt si è incrinata: è stato quando l'ex uomo dei trionfi Ferrari, direttore generale della rossa dal 1993 al 2007, ha nominato Michael Schumacher. I due sono stati la coppia dei sogni del Cavallino, vincendo 5 titoli mondiali consecutivi dal 2000 al 2004. Un connubio sportivo che è stato altrettanto forte nel privato, creando un'amicizia che resiste tuttora, quando probabilmente il pilota tedesco non è più in grado di ‘sentirla' del tutto.
Dal 2013 Schumacher è sparito dalla circolazione, accudito amorevolmente dalla moglie Corinna dopo il drammatico incidente sugli sci a Meribel. Todt non lo ha mai abbandonato e va periodicamente a trovarlo, facendo intuire che il Michael di oggi è purtroppo ben diverso da quello che tutti noi ricordiamo. Giovedì scorso il dirigente francese non è riuscito a trattenere la commozione quando ha nominato il suo grande amico che "sta lottando", come disse l'anno scorso dopo averlo rivisto.
"Ad essere sincero, stasera Michael mi manca – ha detto Todt –È parte della mia vita, lo sarà sempre. Abbiamo costruito così tante cose insieme, abbiamo sofferto insieme e questo ci ha reso più forti". Poi l'ex DG Ferrari ha raccontato un breve aneddoto per far capire l'importanza che ha avuto Schumacher sulla sua vita: "Ricordo che 12 anni fa, ogni candidato poteva invitare sei persone a sostenerlo durante le elezioni. Io avevo tre persone con me: mia moglie, Michael e mio figlio. Questo è qualcosa che non dimenticherò mai". Come tutti i tifosi Ferrari non dimenticheranno mai quegli anni meravigliosi.