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Incentivi auto 2022: come funziona l’ecobonus per l’acquisto e la rottamazione dei veicoli

Il governo ha approvato il decreto che prevede bonus dai 2000 ai 5000 euro per chi acquista una nuova auto. Si potranno scegliere diversi modelli in base alle fasce di emissioni di CO2.
A cura di Enrico Scoccimarro
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È arrivato il tanto atteso via libera agli incentivi per l'acquisto delle automobili. Il sistema da seguire per chi vuole beneficiare del bonus, con o senza rottamazione, dipende tutto dalle emissioni di CO2 prodotte dai veicoli. Gli acquirenti potranno così scegliere determinati modelli di auto in base a tre fasce di emissioni. Il governo ha firmato il decreto che suddivide infatti il bonus seguendo un riferimento ben preciso. Si va da un minimo di 2000 euro a un massimo di 5000 euro di contributi, con i quali è possibile acquistare anche auto elettriche. Quando saranno attivi gli incentivi? Il provvedimento, dopo il passaggio alla Corte dei Conti, dovrà essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale e se tutto va bene potrebbe entrare in vigore a maggio. Si tratta di una misura governativa che contempla somme importanti: l'ammontare complessivo infatti consiste in quasi 2 miliardi in tre anni, suddivisi in 650 milioni l'anno per il 2022, il 2023 e il 2024.

Come funzionano gli incentivi auto 2022 con e senza rottamazione

La prima fascia comprende le auto nuove, con emissioni comprese tra 0 e 20 grammi di CO2 per chilometro, come le auto elettriche. Queste potranno beneficiare di un contributo di 5 mila euro rottamando un veicolo omologato in una classe inferiore all’Euro 5. Senza rottamazione si scende a 3 mila euro. Il tetto massimo previsto per l’acquisto dell’auto in questa fascia sarà di 35 mila euro Iva esclusa, mentre le risorse ammontano a 225 milioni di euro per quest'anno.

Diverso il discorso per la seconda fascia, dove sono invece considerate le vetture ibride plug-in, appartenenti al segmento emissivo 21-60 grammi di CO2 per chilometro. Il bonus previsto in questo caso è di 4 mila euro con la rottamazione di un veicolo inferiore ad Euro 5, oppure 2 mila euro senza rottamazione. Il limite prezzi sale a 45 mila euro Iva esclusa e le risorse stanziate sono sempre di 225 milioni di euro.

La terza e ultima fascia, infine, comprende invece tutti quei modelli di auto con motorizzazioni benzina e diesel tradizionali. Le emissioni devono però essere comprese tra 61 e 135 grammi di CO2 per chilometro. In questa categoria si potrà godere del bonus pari a 2 mila euro sul prezzo d’acquisto se il tetto massimo di prezzo è fissato a 35 mila euro + Iva. Attenzione però all’obbligo che si aggiunge: bisognerà rottamare necessariamente un veicolo di classe inferiore ad Euro 5. Per questa fascia le risorse stanziate dal governo ammontano a 170 milioni di euro.

Quanto spetta per l'acquisto di moto e motorini con il bonus rottamazione 2022

Il contributo riguarda anche moto e motorini e quadricicli elettrici. Per questi mezzi sarà disponibile una somma bonus pari al 30% del prezzo d’acquisto, fino a un massimo di 3.000 euro. Nel caso si rottami un veicolo di categoria Euro 0, 1, 2 o 3, il bonus può salire fino al 40% del prezzo d’acquisto per un massimo di 4.000 euro. Le risorse disponibili per l’anno in corso sono pari a 15 milioni di euro. Per i quadricicli a motore tradizionale invece, il bonus sarà accessibile a condizione che ci sia uno sconto da parte del venditore, pari minimo al 5% del prezzo di acquisto. In questo caso è previsto un contributo del 40% fino a un massimo di 2.500 euro, sempre se viene rottamato un veicolo di categoria Euro 0, 1, 2 o 3.

Come accedere all'ecobonus e chi ne può beneficiare

Per l’accesso ai bonus la proprietà del veicolo acquistato dovrà essere mantenuta per almeno 12 mesi, mentre il veicolo rottamato dovrà essere intestato al soggetto beneficiario del bonus o a uno dei familiari conviventi da almeno 12 mesi. Per quanto riguarda invece le aziende, potranno beneficiare dei contributi previsti per le prime due fasce (0-20 e 21-60) solo se i veicoli acquistati saranno impiegati in attività di car sharing con finalità commerciali e se tale attività sia mantenuta per almeno 24 mesi.

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