In auto gli italiani perdono 10 giornate lavorative all’anno: punte di 21.5 a Roma, 18 a Milano
In Italia si perde l'equivalente di 10 giornate lavorative negli spostamenti in auto, con punte di 21,5 giorni a Roma e 18 a Milano. È quanto emerge da uno studio della società Nomisma, che ha rilevato come il 64% della popolazione italiana utilizza la macchina per spostarsi. In questa speciale classifica siamo secondi soltanto al Lussemburgo in tutta Europa, forti delle 663 automobili per 1.000 abitanti che abbiamo nel nostro Paese.
Ovviamente, questa alta percentuale di vetture non può che alzare il livello di traffico nelle grandi città, dove il tempo aggiuntivo medio per compiere un determinato tragitto in automobile è maggiore del 20% rispetto a quello previsto in assenza di ingorghi. Ad esempio, nella capitale, durante l'ora di punta della mattina, si impiegano 54 minuti per portare a termine un percorso che, in assenza di traffico, ne richiederebbe 30. Si tratta di un aumento di tempo pari a circa l'80%, maggiore rispetto a quanto accade a Milano. Nel capoluogo lombardo, infatti, sono necessari 21 minuti in più a compiere un tragitto di mezz'ora, con un aumento pari a circa il 70%.
L'aumento dei veicoli negli ultimi 20 anni in Italia
L'aumento del traffico è la conseguenza di una crescita superiore al 20% dei veicoli privati in Italia negli ultimi 20 anni. Si tratta di uno sviluppo costante a partire dal 2000, che ha portato il numero di vetture a salire di circa 7 milioni, passando dai 32 milioni del primo anno del nuovo millennio ai 39,5 del 2019. Nello stesso periodo, inoltre, è cresciuta anche la quota di automobili pro capite, salita a 663 vetture per 1.ooo abitanti nel 2019, rispetto alle 572 del 2000. Un altro fattore che contribuisce alla creazione del traffico è dato dal fatto che, solitamente, le auto non ospitano più di una persona. Una ricerca Anci rivela che quotidianamente le strade italiane sono percorse da 1,9 milioni di macchine, nelle quali viaggiano 2,5 milioni di italiani. I dati mostrano la presenza di 4 persone ogni 3 vetture e i numeri non possono che mantenere questo trend, in un momento in cui, a causa della pandemia, il trasporto pubblico ha subito un deciso calo.
Secondo Nomisma, sarebbe importante raggiungere un equilibrio tra le esigenze crescenti di mobilità e delle soluzioni sostenibili da un punto di vista economico, sociale e ambientale, attraverso un ripensamento dei modelli di offerta e delle modalità di regolazione del mercato, per favorire la flessibilità e la concorrenza.