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Il team di Valentino Rossi sbarca in MotoGP dal 2022 (con motore italiano?)

La VR46 ha stretto un accordo per i prossimi cinque anni con la Tanal Entertainment, holding della famiglia reale saudita, con cui debutterà in MotoGP dal 2022. Una partnership che ingloba, oltre alle attuali, anche nuove realtà finanziarie sudcoreane e italiane. L’unico dubbio resta con quale motore correrà: in pole Ducati e Aprilia, canali aperti anche con Suzuki e Yamaha.
A cura di Alessio Pediglieri
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Anche se i risultati in pista sono più che deludenti in questo inizio di Motomondiale 2021, per Valentino Rossi c'è comunque da sorridere con le ultime notizie che lo riguardano da vicino grazie al suo Team VR46 che ha concluso un importantissimo accordo con la Tanal Entertainment, holding della famiglia reale saudita con cui si è legato per il prossimo quinquennio, fino al 2026. Cinque anni di matrimonio che permetteranno una partnership in grado di sviluppare ulteriormente la presenza di VR46 all'interno del Motomondiale approdando alla MotoGP.

L'accordo è stato confermato nella giornata di  mercoledì 28 aprile e l'evoluzione – anche grafica – vedrà il proprio battesimo nella prossima stagione quando sulle carene delle moto della VR46 apparirà in bella mostra il brand dell'Arabia Saudita. Che ha portato in casa Rossi anche altri investitori, coinvolgendo partner internazionali provenienti dalla Corea del Sud e dall’Italia. 

Un universo che si espande, con l'impegno di arrivare nella classe regina dopo le presenze in Moto3 (che si concluderà a fine anno) e in Moto2 e che non escludono gli attuali accordi commerciali con le altre realtà che finanziano la VR46. Ci saranno anche la "Ksa New Cities" e la "Maic Technologies" che hanno già investito nelle due ruote mentre "Sky" resterà legato non più come main sponsor insieme a "Monster Energy".

Se da un punto di vista commerciale tutto è praticamente definito nei minimi dettagli, resta da capire con quale motore la VR46 debutterà in MotoGP. Valentino potrebbe optare er una soluzione ‘straniera'. C'è una pista Suzuki aperta perché il team campione del mondo ha solo le due moto ufficiali iscritte e ci potrebbe essere la possibilità di vedere una seconda squadra in pista. C'è anche una ipotesi Yamaha dove portano i primi indizi con colori e grafiche che richiamano il Team giapponese con cui Valentino corre da anni. Ma sono vive anche due ipotesi italiane: la VR46 ha aperto i canali con Aprilia e Ducati, con ottime premesse e la tentazione è di stringere con uno dei due Team nostrani il debutto dal 2022.

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