Il sarcasmo di Leclerc sull’addio di Sainz alla Ferrari, lo accompagna alla porta con una frase tagliente
Una tregua fino al termine del Mondiale, perché in Qatar c'è in ballo il titolo Costruttori a cui la Ferrari può ancora ambire, poi ognuno se ne va per la sua strada. A Maranello hanno ricucito così lo strappo insanabile tra Charles Leclerc e Carlos Sainz che nel Gran Premio di Las Vegas erano arrivati (di nuovo) ai ferri corti nella lotta per il podio. La frase pronunciata dal monegasco a microfoni aperti per il sorpasso subito, la reazione dello spagnolo sono solo una parte della situazione "agli stracci", del fuoco che cova sotto la cenere, degli sbuffi che ogni tanto fanno capolino.
Nel dialogo a tre con il Team Principal, Frédéric Vasseur, la questione toccata è stata essenzialmente una: a due tappe (compresa quella del prossimo week-end) dalla fine della stagione e con la possibilità per la Casa di competere per una porzione di fregio iridato non sono ammessi sgarbi, provocazioni, litigi ulteriori e quant'altro rischia di minare l'interesse della Scuderia.
L'iberico andrà via, al suo posto arriverà Lewis Hamilton, ma non ha alcuna intenzione di farlo abbassando la testa e rispondendo "sissignore". Vanno lette in questo senso le parole di Leclerc sul compagno (ancora per poco) ai box della Rossa: ha provato a smussare un po' i toni dopo lo sfogo in Nevada ma c'è riuscito fino a un certo punto tradito dalle emozioni e dall'impaccio per una situazione che in America è deflagrata definitivamente. In buona sostanza, non vede l'ora che tutto finisca e poi ripartire in maniera chiara, con indicazioni precise da parte dei vertici su ruolo (proprio e del campione che vestirà la stessa tuta), programma, ambizioni (personali e di Team).
"Non voglio parlare di nuovo di quanto accaduto a Las Vegas – ha ammesso Leclerc nella discussione coi media in Qatar -. Sono le ultime due gare del Mondiale e l'unica cosa da fare è agire nella maniera migliore possibile per vincere il titolo Costruttori. Abbiamo già parlato di quello che è successo nell'ultimo Gran Premio e voltato pagina. Ci sono state gare in cui le cose non sono andate come volevamo ma adesso è importante lavorare di squadra".
Roger, messaggio ricevuto. Ascia di guerra sotterrata, almeno secondo le dichiarazioni della vigilia. In pista a Lusail si vedrà se a emergere saranno ancora una volta istinti di parte oppure prevarranno (finalmente) l'autorevolezza (oltre all'autorità) e la nitidezza delle indicazioni strategiche della Ferrari (che in Messico avevano addirittura spiazzato il monegasco). La schiettezza di Leclerc è tale da mettere in chiaro quel che c'è dietro le divergenze appianate e qual è (sarà) il rapporto con Sainz che ha avuto accanto a sé in carriera per quattro anni e che dal 2025 sarà apertamente suo rivale. "Carlos non è la mia ragazza. E nemmeno mi mancherà, in fondo sarà solo a venti metri più avanti nel paddock. Passeremo ancora del tempo insieme senza lavorare per lo stesso team".