Il rifiuto di Sainz ha condannato Leclerc: un messaggio radio svela il vero problema della Ferrari
Il secondo posto di Carlos Sainz e il quarto di Charles Leclerc nel GP di Monaco della Formula 1 2022 (confermati anche dopo il reclamo fatto nel post gara dalla Ferrari e non accolto dai Commissari FIA) suonano come un risultato deludente per la scuderia di Maranello che partendo con entrambi i piloti in prima fila su un circuito in cui la F1-75 performava nettamente meglio rispetto alle rivali Red Bull aveva come obiettivo minimo la vittoria.
Per questo la serie di errori di strategia commessi dal muretto del Cavallino hanno un peso specifico nettamente superiore a tutti gli altri commessi fin qui in stagione. Analizzando i gravi errori che hanno di fatto azzerato le chance di vittoria a Montecarlo del padrone di casa Charles Leclerc c'è anche un aspetto positivo: ossia l'aver capito qual è il vero problema della Ferrari.
Problema emerso prepotentemente da quanto accaduto durante il sedicesimo giro del Gran Premio di Monaco quando Carlos Sainz, in quel momento in seconda posizione alle spalle del compagno di squadra, si è rifiutato di rientrare immediatamente ai box per montare le gomme intermedie e coprirsi così dal tentativo di undercut da parte della Red Bull che per smuovere le acque aveva anticipato il pit-stop di Sergio Perez (che si trovava in terza posizione). Da lì a catena un errore dopo l'altro ha azzerato le chance di vittoria di Leclerc e ha regalato un insperato successo alla squadra austriaca.
Evidente dunque che il problema della Ferrari sia quello che i ruoli tra i due piloti non sono definiti e gli uomini della scuderia faticano a far rispettare i propri ordini. Come logica suggerirebbe infatti il muretto del Cavallino aveva subito chiesto a Sainz di rientrare ai box per coprirsi dall'undercut di Perez ("Spingi, giro di rientro. Perez è rientrato per le intermedie. Spingi, giro di rientro" ha difatti comunicato in radio allo spagnolo ad inizio giro) trovando però il disaccordo dello stesso pilota che per ben due volte ha mostrato le sue perplessità per la chiamata al team ("Non sono sicuro che sia la chiamata giusta. È quasi pronta per le gomme da asciutto" e "Non penso sia la cosa giusta da fare. In 5-6 giri può asciugarsi" ha infatti risposto Sainz ).
A quel punto però la Ferrari sembra aver deciso di imporre a Sainz di sacrificarsi per coprire sulla mossa di Perez ("Box. Dobbiamo rispondere a Checo" è infatti l'imperativo arrivato in radio mentre lo spagnolo sta percorrendo il settore centrale del circuito). Il pilota resta in silenzio, probabilmente infastidito perché trattato come seconda guida, ma quando ormai sembra tutto deciso con poche centinaia di metri da percorrere prima di imboccare la corsia dei box dal muretto della scuderia di Maranello arriva l'improvviso contrordine: "Resta fuori. Resta fuori" è il messaggio accolto con gioia da Sainz che replica con un "Ricevuto. Resto fuori".
Da questo cambiamento improvviso di strategia derivano a catena poi tutti gli errori che hanno portato Charles Leclerc a passare dal comandare saldamente la corsa a ritrovarsi quarto senza possibilità di guadagnare posizioni a causa del layout della pista di Montecarlo che non consente sorpassi. Cosa che certamente non sarebbe accaduta qualora tra i piloti della Ferrari vi fosse una gerarchia prestabilita.