Il motore Ducati domina la MotoGP (ma non basta): “Sembravano missili”
Avere il motore più veloce non significa automaticamente vincere né in Formula 1 né in MotoGP e l'ennesima conferma si è avuta nel primo Gran Premio del Mondiale di MotoGP del 2021. In Qatar la Ducati ha mostrato una velocità incredibile, ma non è riuscita a conquistare il successo, che è andato allo spagnolo Maverick Vinales che ha preceduto Zarco e Bagnaia. Il rammarico per la casa italiana è notevole perché la possibilità di vincere c'era. Ma se il motore si confermerà così veloce la Ducati avrà la possibilità di togliersi parecchie soddisfazioni.
I motori della Ducati sembravano missili
Della potenza del motore Ducati ne ha parlato Vinales che dopo aver vinto in Qatar la prima gara del Mondiale ha definito così i motori della casa di Borgo Panigale: "Sembravano missili". La Yamaha non è riuscita a raggiungere la stessa velocità, ma il setup è stato migliore, il bilanciamento ha permesso allo spagnolo di iniziare il campionato alla grande e ora Maverick Vinales è anche al comando del Mondiale 2021.
Pole e doppio podio per la Ducati
La Ducati comunque può essere soddisfatta. Perché è mancato ‘soltanto' il successo. Zarco ha lottato a lungo e si è piazzato secondo, mentre Pecco Bagnaia dopo aver conquistato la pole position al sabato, è partito alla grande ed ha mantenuto la prima posizione a lungo, prima di essere superato da Vinales, Zarco e Mir, il campione del mondo che proprio sul rettilineo finale, all'ultimo giro, è riuscito a sorpassare. E a verbale la Ducati mette anche la gara d'esordio di Jorge Martin, che a sorpresa è entrato in zona punti, a scapito di Marini e soprattutto di Morbidelli. Nella top ten invece Jack Miller (nono) e Enea Bastianini (decimo), all'esordio nella classe regina dopo il successo nel Campionato di Moto 2.