Il Mondiale tra Verstappen e Hamilton non si decide in pista: guerra di ricorsi dalla Mercedes
Il Mondiale di Formula 1 conclusosi in pista con l'incredibile vittoria di Max Verstappen nell'ultima gara della stagione ad Abu Dhabi è scandito dalla guerra di ricorsi. Bocciato il primo, con la conferma del titolo mondiale conquistato dal pilota Red Bull, la Casa tedesca non ha alcuna intenzione di fermarsi e ha annunciato che presenterà appello rispetto alla decisione dei Commissari. E l'impressione è che la battaglia legale sia solo all'inizio.
Cosa era successo? La Mercedes aveva presentato una protesta ufficiale alla FIA per quanto avvenuto negli ultimi giri della corsa sul circuito di Yas Marina (precisamente per quanto accaduto durante il regime di Safety Car imposto dopo l'incidente di Latifi) e in seguito a ciò i Commissari F1 avevano convocato un rappresentante della Red Bull e il pilota olandese che già stava festeggiando il suo primo titolo iridato della carriera.
"Un rappresentante della squadra è tenuto a riferire agli Steward alle 20:15 in relazione all'incidente di seguito. Protesta del Team Mercedes contro la classifica stabilita al termine della competizione, presunta violazione dell'articolo 48.12 del Regolamento Sportivo FIA Formula Uno 2021" si legge infatti nella nota diramata dalla FIA poco dopo la gara di Abu Dhabi che ha permesso a Max Verstappen di conquistare il titolo Mondiale.
Il reclamo della Mercedes sembra dunque riguardare il sorpasso effettuato da Max Verstappen dietro la Safety Car prima che la gara riprendesse. In quel momento infatti tra i due rivali c'erano dei piloti doppiati, gli unici autorizzati a sorpassare per sdoppiarsi, ma l'olandese dopo il rientro ai box della Safety Car e prima che Hamilton superasse la linea di SC che di fatto significava la ripartenza della gara per l'ultimo giro era già incollato agli scarichi della W12 numero #44 (e nella penultima curva ha anche messo leggermente il muso della sua RB16B davanti a quello della Mercedes del 36enne di Stevenage).