Il GP della Turchia è stata la gara più dura nell’era della Formula 1 ibrida
Tanti gli eventi che hanno caratterizzato il GP della Turchia, 14° gran premio del Mondiale 2020 di Formula 1, con la grande vittoria di Lewis Hamilton che ha scritto la storia del campionato automobilistico più prestigioso al mondo eguagliando i 7 titoli Mondiali di Michael Schumacher, il bel gesto di Sebastian Vettel subito dopo il traguardo, lo sciagurato errore all'ultima curva di Charles Leclerc costatogli il podio, che hanno catalizzato l'attenzione facendoci sfuggire un dettaglio che rivela come quello andato in scena all'Istanbul Park sia stata la gara più dura affrontata dai piloti di Formula 1 nell'era ibrida.
A catturare il dettaglio passato inosservato dopo la gara sono stati i fotografi presenti all'Istanbul Park che hanno immortalato le mani dei piloti al termine della corsa turca. Immagini attraverso le quali si può notare quanto sia stata realmente dura la gara del Gran Premio di Turchia. Quando, subito dopo il traguardo, Sebastian Vettel è andato a congratularsi con Lewis Hamilton per aver "fatto la storia" si è tolto i guanti per stringere la mano all'inglese ed è proprio in quel momento che sono state visibili le evidenti ferite sul suo pollice destro.
Successivamente, nella conferenza stampa post-gara, gli obiettivi si sono invece fissati sul pollice della mano sinistra di Lewis Hamilton che riportava le stesse ferite del collega tedesco. Entrambi i piloti dunque riportavano nella stessa zona i segni lasciati dalle quasi due ore passate alla guida della propria monoposto in condizioni metereologiche davvero complicate su un asfalto che già sull'asciutto era molto scivoloso e richiedeva al pilota un grande sforzo fisico per mantenere la vettura entro i limita della pista. Segni che probabilmente riportavano anche il resto dei piloti in griglia non immortalati dagli obiettivi dei fotografi.
Questi segni ci fanno quindi capire quanto sia stato duro guidare durante la gara in Turchia disputata in condizioni mutevoli nella quale si è partiti con con gomme da bagnato per poi passare alle intermedie diventate quasi completamente slick nei giri finali in una domenica in cui a ogni giro si è assistito a testacoda, incidenti e correzioni. E le ferite riportate dai piloti sono proprio il risultato di queste costanti correzioni. Infatti, la parte che in queste situazioni viene maggiormente sollecitata è quella che è in costante contatto con il volante, vale a dire l'interno del pollice. Ed è proprio per evitare il formarsi di vesciche in quel punto che i piloti indossano i guanti, ma questa volta la gara del GP della Turchia è stata così dura che la protezione non è bastata.