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Il direttore tecnico della Mercedes svela il segreto di Hamilton: “Fa la differenza nelle sconfitte”

Il sette volte campione del mondo sta per iniziare la sua diciassettesima stagione in Formula 1. Uno di quelli che lo conosce meglio, e cioè Andrew Shovlin, ha svelato il segreto del suo successo: “Le sconfitte lo migliorano”.
A cura di Alessio Morra
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I grandi campioni sono pochi e sono unici. I grandissimi si contano sulle dita di una mano. Lewis Hamilton fa parte della categoria dei grandissimi. In molti si chiedono quali sono i suoi segreti. Andrew Shovlin, uno che lo conosce bene, in un'intervista ha svelato segreti e punti di forza del sette volte campione del mondo.

A 38 anni il pilota inglese si accinge a iniziare la sua diciassettesima stagione in cui spera di tornare a competere per il titolo ma soprattutto per pole e vittorie (nel 2022 non ne ha ottenute). Il direttore tecnico della Mercedes parlando con la BBC ha parlato di Hamilton e ha detto che la sua forza sta nel superare le sconfitte.

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E anzi proprio dopo averle digerite riesce a trovare la forza giusta per dare il massimo nella gara successiva: "Non puoi chiedere a Lewis di essere contento dopo aver perso una gara, ma è perfetto se vuoi qualcuno che torni più forte e vinca la gara dopo. È uno dei migliori nelle sconfitte, per la sua bravura e diligenza con cui lavora per capire cosa deve migliorare e dove ha mancato delle opportunità. Tutta la concentrazione va su come vincere la gara successiva, non sull’essere sorridente davanti alle telecamere".

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Shovlin, che è uno degli ingegneri storici della Mercedes, ha elogiato il suo pilota. Non solo per aver ricordato a tutti il suo talento, ma ha anche dichiarato ha un atteggiamento sempre positivo e che nonostante tutto cerca di sempre di migliorarsi: "Lewis abbonda in talento naturale, ma la sua etica di lavoro e l’abilità a migliorarsi ed evolversi continuamente lo rendono una sorta di bersaglio mobile per gli avversari. Il bello di stare con lui è che i giorni negativi sono rari e molto distanti l’uno dall’altro, e anche nei giorni ‘no’ è buono come gli altri. È questo ciò che lo ha portato al livello a cui è ora, la sua costanza. E quando è al meglio, il livello è semplicemente fenomenale".

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