Il clamoroso ritorno di Jean Todt in Ferrari: per lui pronto un ruolo da ‘superconsulente’
Il ritorno in Ferrari dopo 13 anni di assenza è possibile. A farlo potrebbe essere Jean Todt che si allontanò dal Cavallino Rampante dopo un'avventura durata dal 1993 al 2009 quando lasciò il posto da consigliere d'Amministrazione per poi venire eletto presidente della FIA qualche mese più tardi, incarico che lascerebbe dopo 12 anni. Una clamorosa indiscrezione che potrebbe trasformarsi presto in realtà se John Elkann concedesse l'ultimo nullaosta. Un finale di carriera a sorpresa per il 76enne manager di Formula 1 che chiuderebbe il cerchio ritornando a dare una mano al mondo Ferrari, laddove tutto iniziò.
14 titoli mondiali non si dimenticano facilmente soprattutto in un momento in cui la realtà parla un'altra lingua, quella di una Ferrari costretta a ricoprire la figura da comprimaria nel panorama automobilistico mondiale della Formula 1. Così, quando si è solamente ipotizzato il nome di Todt a margine della chiusura del suo mandato in FIA – che scadrà il 17 dicembre – per un clamoroso ritorno a Maranello, il popolo delle Rosse è esploso entusiasta nel riabbracciare colui che ha reso epocale un ventennio difficilmente ripetibile con Montezemolo al comando e un certo Michael Schumacher al volante.
Al momento è una indiscrezione, come rivela il Corriere della Sera, che potrebbe vedere Jean Todt di nuovo a Maranello con un ruolo del tutto inedito, di "superconsulente" della scuderia Ferrari, non al posto di altri ma a supporto di chi già lavora. Primo tra tutti Mattia Binotto, con il quale i rapporti non si sono mai interrotti e che resterà al proprio posto anche per l'anno venturo, dove si punterà fortissimo su Leclerc. Una figura che ricalcherebbe da vicino la stessa che ha ricoperto Niki Lauda in Mercedes, aiutando in maniera eccellente il team principal Toto Wolff nel ritorno al successo, per ridare al Team Ferrari un nuovo peso sportivo e politico all'interno del panorama della Formula 1.
Non c'è ancora nulla di ufficiale, ma è pur vero che John Elkann ci stia pensando seriamente e i contatti con Todt sarebbero stati già avviati in estate, in tempi non sospetti, proprio in vista della scadenza dell'attuale mandato FIA oramai prossimo ballottaggio di altri due pretendenti alla carica più alta: Graham Stoker e Mohammed Ben Sulayem. Il 2022, dopotutto, è sempre stato un punto fermo della Ferrari anche in questa difficile stagione, con Binotto che non ha mai nascosto che sarà proprio il prossimo, l'anno del rilancio delle Rosse, con il debutto del nuovo regolamento tecnico-sportivo. E con un Jean Todt in più nel motore.