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Il calvario dei piloti F1 nell’infernale GP Singapore: Leclerc non riesce a scendere dalla Ferrari

La gara del GP di Singapore della Formula 1 2024 disputatasi in condizioni estreme sulla pista di Marina Bay ha messo a dura prova il fisico dei piloti: Leclerc stava per svenire uscendo dalla sua Ferrari, Colapinto è stato colto da un malore in macchina, e anche Perez, Norris e Russell sono apparsi molto provati dai 62 giri di corsa sul tracciato singaporiano.
A cura di Michele Mazzeo
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La gara del GP di Singapore della Formula 1 2024 si è confermata una delle più dure della stagione con i piloti che, oltre a dover fare costantemente attenzione a non finire contro le barriere dell'angusto tracciato di Marina Bay (per informazioni chiedere a Lando Norris che solo grazie ad un bel po' di fortuna è riuscito ad evitare il clamoroso incidente mentre era da solo al comando), hanno dovuto fare i conti con uno sforzo fisico non indifferente a causa di condizioni al limite del proibitivo.

Con un tasso d'umidità superiore all'80% e una temperatura percepita all'interno dell'abitacolo che superava i 40° C infatti i driver si sono ritrovati a guidare per quasi due ore come fossero all'interno di una sauna sfrecciando però a 300 km/h su un circuito cittadino in cui non sono ammesse distrazioni. Una situazione che ha portato i piloti a perdere tra i 2,5 e i 4 kg durante la gara e arrivare stremati alla bandiera a scacchi.

Eloquenti a riguardo le difficoltà avute dal pilota della Ferrari Charles Leclerc una volta parcheggiata la sua monoposto nel Parco Chiuso del tracciato singaporiano. Il monegasco infatti ha faticato a fare forza sulle braccia per issarsi dal sedile e uscire dall'abitacolo della sua SF-24, appoggiandosi per qualche istante con la testa sull'halo per riposarsi per poi completare, sempre a fatica, un movimento all'apparenza poco dispendioso. Ed è stato lo stesso Leclerc a rivelarlo nell'intervista rilasciata a F1 TV: "È dura! Mentre guidiamo non lo sentiamo, quando devi uscire dalla macchina ti senti sempre come se stessi per svenire".

E, così come il 26enne di Monte Carlo, anche gli altri protagonisti del Circus a fine corsa hanno dovuto fare i conti con le fatiche accumulate nel corso dei 62 giri di gara. Tra i piloti più sofferenti al termine della corsa c'erano infatti anche George Russell (che una volta sceso dalla vettura aveva difficoltà nello stare in piedi tanto che, proprio perché stremati, né lui né il suo compagno di squadra Lewis Hamilton si sono presentati alla sessione di interviste post-gara) e Franco Colapinto (che una volta uscito dall'abitacolo si è praticamente sdraiato sulla carrozzeria della sua Williams rivelando poi di aver accusato un lieve malore dopo la bandiera a scacchi con dolori allo stomaco probabilmente correlati allo stato di disidratazione).

E non ne è uscito indenne nemmeno il vincitore della gara Lando Norris che ha avuto bisogno di qualche minuto di riposo subito dopo il traguardo prima di presentarsi alla canonica intervista della TV ufficiale della Formula 1 riservata ai primi tre classificati della gara ("È stata una gara simile a quella del Qatar della passata stagione. Adesso ho un po' di vertigini ma mi sto riprendendo" ha difatti detto il britannico della McLaren rispondendo alla domanda sul tema postagli da David Coulthard).

C'è però uno dei piloti che, oltre all'umidità e al torrido caldo, nel corso della gara del GP di Singapore ha anche dovuto fare i conti con un'altra complicazione, vale a dire l'alfiere della Red Bull Sergio Perez che, a causa di un guasto al sistema di erogazione dell'acqua sulla sua RB20 non ha potuto dissetarsi per tutti i 62 giri della corsa: "Non ho potuto bere per tutta la gara, ma ciò che è stato frustrante è soprattutto la situazione nella quale sono stato invischiato. È stato un incubo" ha difatti chiosato il messicano apparso anch'esso stravolto dalle condizioni al limite del proibitivo in cui ha corso l'infernale GP di Singapore.

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