I vertici della F1 chiedono un incontro alla Ferrari per un chiarimento importante dopo il GP in Cina

L'omissione da parte di Formula One Management della trasmissione di un pezzo del colloquio via radio tra Lewis Hamilton e il suo ingegnere ha generato una discussione fuorviante su presunti (poi rivelatisi falsi) ordini di scuderia della Ferrari che il pilota inglese avrebbe mal tollerato, passando per egoista e non animato dal buon senso dell'uomo squadra che diventa prezioso quando la situazione lo richiede. Non era così, l'equivoco è stato clamoroso. La narrazione di quei messaggi raccontava altro, alimentando erroneamente l'ipotesi del difetto di comunicazione che già era emerso in Australia, considerati il fastidio espresso dal britannico e la battuta sarcastica del monegasco a corredo di incomprensioni con i referenti di pista.
È stata la punta dell'iceberg del Gran Premio cinese corso a Shanghai, funesto per le Rosse, culminato con la doppia squalifica di Charles Leclerc e del sette volte campione del mondo per irregolarità tecniche. L'uno e l'altro erano rispettivamente quarto e quinto al 20° giro dopo aver effettuato i pit-stop ma il buio di messaggi che s'è verificato in quel frangente ha offerto al pubblico uno scenario differente rispetto alla realtà. È sembrato che Hamilton reagisse male alle indicazioni nel Team Radio, ma la verità era un'altra e diametralmente opposta alle sensazioni recepite dal pubblico che seguiva il GP in tv oppure in streaming.
Il malinteso è nato quando Hamilton, che ha sofferto in particolare per tutto il primo stint e l'inizio del secondo, ha comunicato al suo ingegnere che avrebbe fatto passare Leclerc, la cui monoposto reagiva meglio alle sollecitazioni della pista nonostante i danni riportati all'ala a causa del contatto nel primo giro. "Penso che lascerò andare Charles, perché sono in difficoltà", le parole di Hamilton mai mandate in onda nel circuito internazionale così come quelle sullo "scambio" che sarebbe stato effettuato alla curva 14.
Solo quando Hamilton è stato informato di nuovo sull'opportunità di cedere il passo a Leclerc, gli spettatori hanno potuto ascoltare cosa stava accadendo ma quel pezzo mancante ha generato il caos interpretativo. Ecco perché quel "quando sarà più vicino, sì" seguito da "te lo dirò quando faremo lo scambio" da parte dell'inglese è stato recepito in maniera negativa. Il britannico aveva George Russell alle costole e per questo motivo aveva ipotizzato di attendere ancora per effettuare lo scambio: era pronto per farlo, lui stesso lo aveva suggerito per primo, solo avrebbe voluto metterlo in atto con astuzia. Infatti, un paio di giri dopo, all'altezza della curva 1, dà strada a Leclerc.
Gli spettatori, però, non hanno capito o, peggio, hanno male inteso tutto quel frangente a causa del dialogo monco. Frédéric Vasseur, Team Principal della Ferrari, s'è mostrato molto contrariato per il ritardo nella trasmissione dei messaggi e, cosa peggiore, per il taglio di quello che attestava la buona volontà di Hamilton a eseguire la manovra di scuderia.
"Deve essersi trattato di uno scherzo della FOM perché la prima chiamata è stata proprio di Lewis – ha commentato in maniera stizzita Vasseur -, è lui che ci ha chiesto di effettuare lo scambio. Non ci scommetterei sul fatto che una cosa del genere si possa verificare chissà quante volte in altre squadre. Quando Lewis ci ha detto ‘sto perdendo ritmo, è il momento di fare lo scambio' è un atteggiamento che abbiamo apprezzato molto. Invece è stata resa pubblica solo la seconda parte del dialogo contribuendo a creare confusione".

La divisione commerciale della F1 (Formula One Management) ha chiesto e ottenuto un incontro con Vasseur per chiarire l'accaduto e spazzare via ogni retro-pensiero. "Non avevamo affatto alcuna intenzione di presentare una narrazione ingannevole del Team Radio Ferrari – ha affermato un portavoce della F1 -. Se il messaggio di Hamilton non è stato trasmesso è solo per alcune situazioni verificatesi a gara in corso. Non è stato fatto in maniera intenzionale".