I pugni di Mick Schumacher durante l’incidente a Jeddah: si è salvato così, immagini impressionanti
Mick Schumacher fortunatamente sta bene dopo il terribile incidente che lo ha visto protagonista sabato scorso durante le qualifiche del GP dell'Arabia Saudita: ad una manciata di minuti dal termine del Q2, il 23enne pilota della Haas ha perso il controllo della sua monoposto dopo essere salito su un cordolo all'altezza della curva 10 e si è schiantato contro il muro. Un impatto violentissimo che ha distrutto la VF-22 e fatto temere per la sorte del tedesco: trasportato subito in ospedale, il figlio di Michael Schumacher non ha riportato alcun danno e sarà regolarmente al via del prossimo GP di Formula 1 in Australia il prossimo 10 aprile.
L'esito non drammatico dell'incidente di Schumi Jr ha confermato ulteriormente quanti passi in avanti abbia fatto il Circus in termini di sicurezza da parecchi anni a questa parte: in passato uno schianto di tale violenza avrebbe portato a ben altre conseguenze per il pilota. Osservando poi il filmato della camera onboard diffuso dalla Formula 1, si nota la prontezza di Mick Schumacher nell'istante preciso dell'impatto col muro: abbandona immediatamente la presa sul volante della Haas, serrando i pugni all'indietro verso il petto, in modo da evitare di ricevere le tremende sollecitazioni nei secondi successivi in cui la vettura carambola impazzita per decine di metri, fino al momento in cui si ferma sul tracciato di Jeddah.
Immagini impressionanti che restituiscono la palpitazione di quei momenti: i movimenti del volante avrebbero potuto spezzare i polsi del pilota tedesco, la cui presenza di spirito è stata decisiva per uscire indenne dall'abitacolo della Haas. Lo stesso non si può dire per la macchina di Schumacher: la parte anteriore – muso, ala e sospensioni – è andata completamente distrutta ed anche il retrotreno, staccatosi dal resto della vettura, è stato pesantemente danneggiato. Il team principal Gunther Steiner ha fatto la stima dei danni: "Non conosco precisamente la cifra, ma tra cambio, carrozzeria, radiatori è un incidente che costa tra i 500mila e il milione di dollari".
Peraltro non tutto è da buttare e parte della monoposto numero 47 potrà essere riutilizzata, come spiega Steiner: "Il telaio in sé non sembra essere rotto, le infrastrutture laterali sì, ma possono essere cambiate. Per quanto riguarda il motore, mi è stato detto dalla Ferrari che sembra essere a posto, ed anche il pacco batterie. Le sospensioni invece sono distrutte tranne quella anteriore sinistra. Penso che ci sia ancora qualcosa da poter riutilizzare, il resto è solo polvere di carbonio".