I pit-stop Ferrari sono stati lenti per tutto il 2020 a causa di un dado
Il Mondiale 2020 di Formula 1 che si chiuderà questa settimana con il GP di Abu Dhabi per la Ferrari è stato molto complicato. Tanti i problemi che hanno attanagliato la stagione della scuderia del Cavallino a partire dalla potenza del motore della SF-1000 non all'altezza delle monoposto delle squadre rivali. Ma oltre ai pochi cavalli della power unit, un ulteriore gap con le rivali è arrivato anche dal tempo per effettuare i pit-stop, storicamente arma in più del team del Cavallino (che detiene il record del cambio-gomme più veloce della storia della Formula 1) ma che invece in questa stagione ha penalizzato le rosse.
Il team ha rivelato prima del finale di stagione di questo fine settimana ad Abu Dhabi che in oltre il 20% dei suoi pit-stop quest'anno ha impiegato più di 3,5 secondi (un tempo elevatissimo se si considera che la Red Bull nelle ultime gare ha effettuato quattro pit-stop sotto i due secondi netti).
Alla vigilia del GP di Abu Dhabi la stessa scuderia di Maranello ha riconosciuto che il suo tempo medio ai pit-stop è molto lontano da quello dei migliori e anche che ciò potrebbe esserle costato qualche punto in classifica. Il Cavallino ha però anche rivelato di aver scoperto il motivo di questo inversione di marcia e di aver già risolto il problema in vista della prossima stagione.
L'ingegnere Diego Ioverno, Responsabile Operazioni Autotelaio della Ferrari, ha infatti rivelato che la causa principale dei pit-stop lenti in questa stagione è dovuta soprattutto ad un problema con il dado della ruota: "È vero che il numero di fermate oltre i 3,5 secondi è troppo alto per gli standard passati della nostra scuderia, ma la stragrande maggioranza delle volte che c'è stata una fermata non ottimale, è stato dovuto a un problema specifico legato al dado della ruota – ha detto infatti il tecnico del Cavallino –.
Il filo non è abbastanza forte e quindi il dado è stato rimosso più volte. È un problema di affidabilità su cui stiamo lavorando duramente affinché sia risolto per il prossimo anno. Quando i ragazzi sentono, anche inconsciamente, di utilizzare un componente più a rischio, con un margine di errore minimo per innestare la pistola, si ha un effetto negativo su tutta la procedura. Lo si può notare dal fatto che per noi il tempo medio per un buon pit-stop è di 2,73 secondi, il che significa che anche lì c'è spazio per migliorare".
L'ingegner Ioverno ha poi anche spiegato che l'equipaggio ai box è relativamente nuovo, data la ristrutturazione in corso in casa Ferrari, e che ci vorrà un po' più di tempo per consolidare il gruppo e rendere tutti i membri perfettamente sincronizzati:
"Non c'è nessun altro sport che richiede la perfetta sincronizzazione di oltre venti persone. Ecco perché le squadre migliori sono quelle che utilizzano lo stesso team da diversi anni. Quindi, oltre all'affidabilità della monoposto, dobbiamo lavorare anche su questo settore, sia attraverso sessioni di allenamento specifiche che psicofisiche e questa sarà un'altra priorità dell'inverno in vista del Mondiale2021".