I piloti contro la MotoGP: “Come si fa a correre la gara al Mugello dopo la morte di Dupasquier”
La gara della MotoGP del GP d'Italia al Mugello si è disputata nonostante un'ora prima del via nel paddock fosse arrivata la notizia della morte del pilota 19enne Jason Dupasquier per le conseguenze riportate nel tragico incidente all'Arrabiata-2 nelle qualifiche della Moto 3. Una notizia che ovviamente ha turbato tutti i piloti che al termine della corsa hanno ammesso di aver corso pensando alla triste sorte del giovane collega, ma alcuni di loro sono andati oltre criticando la Dorna per come ha gestito il pre-gara (con il toccante minuto di silenzio a pochi minuti dall'inizio della corsa) e per aver deciso di portare avanti il Gran Premio nonostante ciò che era appena successo.
Tra questi i più duri sono stati il pilota dell'Aprilia Aleix Espargaro, l'alfiere della Ducati Pecco Bagnaia e il centauro della KTM Danilo Petrucci che hanno aspramente criticato la condotta da parte dell'organizzazione del Mondiale 2021 della MotoGP. Lo spagnolo dell'Aprilia nell'immediato post gara intervenuto ai microfoni di Sky Sport ha infatti più volte ripetuto con le lacrime agli occhi: "Come c***o si fa a pensare che quindici minuti dopo un toccante minuto di silenzio un pilota possa abbassare la visiera del casco, eliminare tutti i pensieri e concentrarsi per una gara. Pensano che siamo robot, ma noi siamo uomini. Era un ragazzino di 19 anni".
Poco dopo, sempre ai microfoni dell'emittente satellitare, a rincarare la dose ci ha pensato Pecco Bagnaia che ha puntato il dito sulla gestione della diffusione della notizia della morte di Jason Dupasquier: "Sinceramente non me ne frega un c…o della caduta di oggi. La gestione della diffusione della notizia è stata pessima. Non puoi dire ad un pilota poco prima di una gara che un suo collega di 19 anni è morto e fare anche un minuto di silenzio. Come si fa a scendere in pista avendo quello in testa".
Ancora più chiaro è diretto è stato infine Danilo Petrucci che senza giri di parole ha criticato l'operato della Dorna sin dal momento in cui Dupasquier era stato trasportato in elicottero all'ospedale di Firenze dove poi è morto: "Oggi è stata una gara difficile, ma non intendo dal lato sportivo. Dal lato umano infatti non mi sento molto pulito. Stiamo correndo sulla stessa pista ed appena 24 ore fa una persona come noi è morta. Non è stato il massimo secondo me. Abbiamo capito che la situazione era molto difficile fin da ieri. Chiaramente nessuno voleva dirlo, ma sapevamo… Pensa però se fosse successo ad un pilota MotoGP, che avrebbero fatto? È così diverso perché è ‘solo’ un pilota Moto3? Non penso proprio. Quando abbiamo visto le immagini, con l’elicottero che poi se n’è andato, sono passati tre minuti e siamo scesi in pista, come se non fosse successo nulla. È una vita, non è più o meno importante, da fuori non vedi le persone ma dentro la tuta e sotto il casco c’è un ragazzo ed un pilota".