video suggerito
video suggerito

I 90 anni del Cavallino Rampante sulle monoposto di Leclerc e Sainz: la Ferrari celebra la storia

In occasione del Gran Premio d’Austria a Spielberg la Ferrari celebra i 90 anni del Cavallino Rampante.
A cura di Vito Lamorte
127 CONDIVISIONI
Immagine

Novant'anni del Cavallino Rampante. Il 9 luglio del 1932 alla 24 Ore di Spa-Francorchamps uno dei loghi più famosi della storia faceva il proprio esordio sulle vetture della Scuderia Ferrari e per celebrare la ricorrenza sarà presente per tutto il fine settimana del Gran Premio d'Austria sulle F1-75 di Charles Leclerc e Carlos Sainz. 

Il logo più amato dagli appassionati di motori mostrava tutte le caratteristiche di quello attuale, con il Cavallino Rampante ereditato dalla famiglia dell'aviatore ed eroe di guerra Francesco Baracca e il fondo giallo per un tributo alla città di Modena. Le iniziali ai lati era in riferimento alla squadra e la banda tricolore nella parte alta alla bandiera italiana. La prima volta venne applicato sulle Alfa Romeo 8C 2300 MM di Antonio Brivio ed Eugenio Siena e a Piero Taruffi e Guido d'Ippolito.

La Ferrari, infine, ha fatto sapere che "chi non avrà la fortuna di poter ammirare dal vivo a Spielberg le F1-75 o a Monza le 488 GTE, potrà comunque fare un tuffo alle origini dello scudetto della Scuderia visitando il Museo di Maranello dove in questo fine settimana sarà esposta una delle Alfa Romeo 8C della squadra modenese così come una delle motociclette, una Rudge, che la Scuderia impiegò dal 1932 al 1934 principalmente nelle gare del campionato italiano".

Nessuno lo immaginerebbe ma la primissima apparizione dello stemma del Cavallino Rampante fu su una motocicletta, alla gara del Circuito di Pontedera il 3 luglio del 1932.

Il vecchio stemma sarà presente anche sulle 488 GTE che correranno questo fine settimana a Monza nella 6 Ore, quarto round del WEC (FIA World Endurance Championship). Al volante delle vetture numero 51 e 52, iscritte da AF Corse, ci saranno i piloti della Ferrari Competizioni GT, Alessandro Pier Guidi-James Calado e Miguel Molina-Antonio Fuoco.

127 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views