Highlander Andretti, a 82 anni torna al volante di una monoposto in Formula 1
Leggi il nome Andretti e puoi ascoltare il rombo dei motori che hanno attraversato un'epoca. Dalla Formula Uno alla Indycar passando per le stock car, Mario, il pilota del secolo, a 82 anni si prepara a scrivere un altro capitolo della sua storia leggendaria. Lo ha fatto in pista sui tracciati internazionali ed è lì che è nata quella che oggi è un'azienda nel mondo dei bolidi. In occasione del Gran Premio di F1 in programma ad Austin a ottobre sarà in pista al volante di una McLaren in un evento collaterale. Si accomoderà nell'abitacolo e lascerà l'adrenalina scorrere, saggerà la pista, modulerà la pressione sul pedale a orecchio… captando i giri del propulsore e andando a memoria con le traiettorie. Sarà un gioco da "ragazzi" e una sorta anticipo di sfida che la famiglia Andretti è pronta a raccogliere: arrivare in F1 con un proprio team a partire dal 2024.
A confermare la decisione presa da Andretti è stato Zak Brown, attuale CEO del team di Woking. Lo ha fatto con un post sui social network rivelando dell'incontro avuto a Miami nel corso del quale, oltre a discutere del progetto, l'ex pilota 82enne deve aver sondato ulteriormente il terreno per quel progetto ambizioso che ha in animo. Il Gran Premio in Florida di inizio maggio è stato un altro piccolo passo d'avvicinamento per preparare il "debutto" alla guida della monoposto. Quale sarà il modello, però, ancora non è chiaro. Ma sul Circuito delle Americhe è certo ci sarà anche Andretti a sfrecciare sia pure in una gara collaterale, dimostrativa, che arricchirà la tappa statunitense del Circus.
C'era una volta in America… È negli Anni Sessanta che inizia la storia di Andretti, parte dall'ovale di Indianapolis e irrompe in Formula Uno dieci anni dopo, fino alla conquista del titolo di campione del mondo nel '78. Al rientro negli Stati Uniti correrà fino a 54 anni, annunciando il ritiro nel '94 e togliendosi ancora la soddisfazione di mettere in bacheca un altro titolo Indycar nel 1984. Anche dopo aver smesso con i duelli sull'asfalto la passione non è mai scemata e riprenderà vigore nel Gran Premio degli Usa in Texas, quando infilerà il casco e si legherò al sedile dell'abitacolo per fare ciò che gli è sempre riuscito con naturalezza. Tutt'uno con la vettura.