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Hanno messo Schumacher su una Mercedes: l’estremo tentativo per riavere il vecchio Michael

Come parte delle cure che riceve, Michael Schumacher è stato portato in giro su una Mercedes AMG: lo scopo era quello di stimolare il cervello dell’ex ferratista con suoni familiari.
A cura di Paolo Fiorenza
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Domani 29 dicembre saranno passati dieci anni esatti dal quel maledetto giorno sulle nevi di Meribel, quando Michael Schumacher cadde mentre sciava fuori pista. Sfortuna volle che in quel frangente il leggendario pilota tedesco sbattesse la testa contro una roccia riportando un grave trauma cranico nonostante portasse il casco: da lì la sua vita sarebbe cambiata per sempre. Seguirono il coma, i due interventi alla testa, il ricovero in una clinica svizzera e poi il ritorno a casa, in un limbo senza più spazio e tempo che dura da allora.

Da quel momento le notizie ufficiali sull'ex ferrarista sono cessate e tutto quello che si sa è affidato alle testimonianze – sempre molto discrete – di quei pochissimi, come Jean Todt e Luca Badoer, che possono fargli visita. Cosa sia rimasto oggi di Schumacher lo ha sintetizzato due anni fa in maniera straziante la moglie Corinna, che non lo ha mai abbandonato un attimo: "Mi manca ogni giorno. Ma non sono l'unica a cui manca. I bambini, la famiglia, suo padre, tutti intorno a lui. Michael manca a tutti. Ma Michael c'è. È diverso, ma c'è".

Questo Schumi "diverso" – evidentemente non solo fisicamente, ma anche lontano con la mente – ha ricevuto le migliore cure possibili per cercare di riavere indietro il vecchio Michael o qualcuno che gli assomigliasse. La Bild oggi rivela che, come parte della riabilitazione, Schumacher è stato portato in giro su un'auto Mercedes AMG. Lo scopo era quello di stimolare il cervello con suoni familiari, visto che il sette volte campione del mondo ha trascorso oltre due decenni a correre sia in Formula 1 che in altre categorie prima del suo debutto nella classe regina al Gran Premio del Belgio del 1991 con la Jordan.

Gli occhi della tigre di Michael Schumacher nell'abitacolo della Ferrari
Gli occhi della tigre di Michael Schumacher nell'abitacolo della Ferrari

In questi dieci anni del resto il pilota tedesco ha potuto accedere alle terapie più avanzate e nulla è stato lasciato intentato per cercare di migliorare le sue attuali condizioni. Secondo quanto spiega la Bild, il team che lo segue 24 ore al giorno nella sua villa di Gland, sul lago di Ginevra, è composto da 15 persone tra medici, massaggiatori e assistenti. Meglio di così, insomma, allo stato delle conoscenze mediche nell'anno 2023, Schumacher non potrebbe essere curato, circondato al contempo dall'amore incondizionato di Corinna e dei due figli Mick e Gina Maria.

Eppure ci sono leggi della vita che neanche un dio delle piste com'era Michael può eludere. "La scienza medica avanzata offre oggi molte opportunità. Ma niente è più come prima", ha detto qualche giorno fa il fratello Ralf. Parole dure da accettare, che ci fanno solo intuire com'è oggi Schumi a quasi 55 anni (li compirà il 3 gennaio): probabilmente non lo rivedremo mai più in pubblico.

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